L'AIUTO DELLA PESCA

Il socio Benito Colonna (Toni), ex Macchinista FS, classe 1937, nato e residente nella frazione cittadina di Rivabella, focalizza questo suo scritto sugli anni difficili del dopoguerra raccontando come la sua famiglia disponesse di una risorsa alimentare a portata di mano, gratuita, che aiutava a sbarcare il lunario.

Per noi la pesca, dagli anni '40 a quelli '60, è stata fondamentale. Approfittando del fatto che la famiglia abitava vicino al mare, la risorsa ittica era a nostra portata. Oltre al pesce in mare, si pescavano tante anguille che in gran numero, a primavera, risalivano i fossati. Ricordo, nel mese di settembre, quando era tempo del passo dei cefali: si potevano vedere tanti delfini a caccia, che senza timore si avvicinavano a meno di cento metri dalla costa. Era uno spettacolo vedere quelle lucide groppe e quegli sbuffi che, data la vicinanza, si potevano pure udire.

In primavera era il tempo delle seppie, e i delfini ne approfittavano per cacciarle. Una particolarità: non gradendo l'osso di seppia, si limitavano a mangiare solo la testa del cefalopode. Durante le mareggiate, molte di queste vittime amputate, galleggiando, venivano gettate sulla battigia dai marosi: era un'occasione per scegliere fra le numerose vittime le più fresche e rimediare così una cena gustosa.

Benito Colonna (Toni)