La società Patrimonio DLF Srl, ramo economico e finanziario dell'Associazione Nazionale DLF, che ha ricevuto in locazione dalla Società FS le aree e gli immobili presenti nel complesso del DLF Rimini di via Roma 70, le ha a sua volta, dall'1° aprile 2023, subaffittate alla società Kairos Srl, che già gestiva il cinema Settebello e i parcheggi autoveicoli a pagamento. Per inciso le trattative che hanno portato a questo contratto sono state condotte e concluse, su delega della Società Patrimonio DLF Srl, dalla Presidente del DLF di Bologna.
A questa operazione, per grazia ricevuta, è stata fatta un'eccezione, cioè la conferma al DLF Rimini dell'uso dei locali dove sono ubicati i suoi uffici, area di mq 94. Unità immobiliare questa per la quale il DLF dovrà corrispondere un affitto, la cui entità non è ancora stata comunicata, ventilata come simbolica. Peraltro sempre al DLF è stata assicurata la franchigia per le spese relative alle utenze di acqua, luce e gas.
Come appare chiaro, questo nuovo, inatteso, assetto ridimensiona e penalizza notevolmente sul piano economico operativo il DLF Rimini, privandolo di risorse che la gestione delle aree e degli immobili garantiva per la promozione dell'attività sociale. Un Dopolavoro, il nostro, che nell'arco dei decenni ha valorizzato e qualificato le aree in affidamento, veri campi di rovine dopo gli eventi bellici del II conflitto mondiale, realizzando strutture sportive e ricreative di prim'ordine.
Si è altresì dimostrato sempre virtuoso perché a posto coi conti, rispettoso degli impegni presi e nell'osservanza dello Statuto. A quanto pare, il DLF ha pagato lo scotto per i tanti, troppi, DLF Territoriali non rispettosi degli obblighi finanziari sottoscritti, spesso con bilanci in profondo rosso, fattori che hanno avuto come conseguenza l'accumulo negli anni di un debito rilevante con la Società FS.
Per non rischiare di soccombere, la Superiore Sede DLF è così ricorsa a mezzi estremi: con il commissariamento dei DLF Territoriali più indebitati per sanare le perdite e portare i bilanci almeno in pareggio; la vendita di alcune proprietà immobiliari; portando a termine in proprio operazioni per massimizzare i profitti, come quella compiuta a Rimini ed effettuando risparmi di ogni tipo e la riduzione delle elargizioni ai DLF Territoriali.
In questi ultimi due anni questa linea di condotta si è dimostrata efficiente e ha portato a contrarre fortemente il debito. Ora c'è solo da sperare che si avvicinino tempi migliori e che i DLF possano, sorretti da sufficienti risorse, riprendere pienamente le funzioni che per Statuto sono chiamate a svolgere. Per quanto riguarda il DLF Rimini, non si demorde, sia pure nelle ristrettezze, si portano avanti attività e iniziative, sostenuti in questo dalle entrate che ancora derivano dalla sezione turistica ormai quasi unica e solitaria voce attiva nell'alimentare la cassa DLF.
In ogni caso all'Ufficio Centrale DLF si chiede una tutela garantita, che sia almeno pari alle condizioni che sono riservate agli altri DLF, in altre parole ottenere strumenti e/o risorse per svolgere dignitosamente le attività che per Statuto come DLF si è chiamati a svolgere.
Giovanni Vannini