Zeno Zaffagnini, Imola 1932 - Rimini 2019, primo cittadino della città negli anni 1978 - 1983, in un suo scritto nell'analizzare quali furono i fattori, dopo le immani distruzioni provocate dalla guerra, che ne determinarono, negli anni 50 e 60, la ripresa e poi lo sviluppo economico, cita quale possente volano il turismo. Senza dimenticare però di segnalare anche altri settori che a questo fine contribuirono.
L'economia riminese non è però stata solo turismo. Tradizionalmente essa ha avuto un apparato industriale di una certa importanza, di cui rimangono le officine ferroviarie che negli anni '50 avevano oltre 800 dipendenti, ma oggi sono purtroppo vittime di un declino che si spera possa essere bloccato. Sono poi sorte le nuove industrie di assoluto valore la SCM, leader mondiale nella costruzione di macchine per la lavorazione del legno (negli anni '50 era poco più di un'azienda artigiana), la Valentini, che produce mobili in scatola, i kit facevano concorrenza agli svedesi: negli anni '50 il titolare era uno dei tanti falegnami che avevano bottega nella Castellaccia, vecchio quartiere di Rimini.
Ho citato questi due casi, perché mi sembrano emblematici di una realtà molto dinamica, ricca di piccole e medie aziende che fanno di Rimini una città non solo turistica. Un ruolo, di nicchia se si vuole, ma non secondario, svolge anche la marineria con i suoi numerosi pescherecci che riescono a rifornire di pesce fresco il mercato ittico e tanti ristoranti. Sono sorte così negli anni strutture commerciali di assoluto valore a dimostrazione della dinamicità, dello spirito d'iniziativa, della fantasia dei riminesi. Numerosi i casi che potrebbero essere portati d'esempio: tipico il caso della MARR, Magazzini Alimentari Riuniti Riminesi, che, fondata, mi pare, negli anni '60 da alcuni commercianti riminesi, è oggi la più importante società a livello europeo di commercio di prodotti alimentari e di catering.
Sono stati quelli anni di grande sviluppo economico, ma anche di notevole sviluppo sociale e di un'intensa vita politica.
La Redazione