Iniziamo il nostro viaggio organizzato dal Dopolavoro Ferroviario, come sempre in perfetto orario. La prima cittadina che visitiamo dista circa cinque ore di viaggio, infatti arriviamo con qualche disagio. Il suo nome è Taggia (provincia di Imperia), da noi associata all'oliva taggiasca Il paesino è in gran fermento, e tutti si apprestano a un importante evento. La rievocazione di eventi storici negli angusti vicoli in perfetta simulazione ci ha sorpreso e coinvolto con grande partecipazione. Alcuni di noi infatti si sono aggiunti ai componenti delle rappresentazioni storiche, e con loro immortalati in fotografie e riprese tecniche. Lasciamo il borghetto con il rammarico di non poter assistere all'evento sopraddetto.
Nuovamente in viaggio per giungere a Sanremo per la cena, e lì pernotteremo. Di prima mattina ci trasferiamo a Mentone dove tutto è incentrato sul citron (limone). Ci stupisce la presenza di carri mascherati, enormi e ricoperti interamente da arance e limoni con elastici legati. L'accumularsi di nuvole cariche di pioggia, ha consigliato la visita al Festival delle Orchidee allestita in una loggia. Ci ritroviamo a pranzo nell'ora sempre gradita, intorno a una tavola con limoni imbandita.
L'avvicinarsi della partenza dei carri allegorici per la Festa del Limone ha indotto tutti a cercare una posizione migliore per ammirare la manifestazione. Il tema dei carri interamente coperti di agrumi, è la musica rock con i suoi miti e costumi. È un susseguirsi di carri, fanfare, bandiere, complessi musicali, intervallati da danzatrici anche orientali. Al termine facciamo ritorno a Sanremo per riposarci, poi cena a ristorarci. L'escursione dopo cena con alcuni gitanti è risultata piacevole e gradita dai partecipanti.
L'ultima tappa ci conduce a Noli, antica repubblica marinara, per molti di noi sconosciuta, ma di bellezza rara. Una guida esperta e veloce ci fa scoprire tanti vicoletti, tutti fra loro collegati e stretti. Ci sorprende un nevischio fastidioso con vento freddo da queste parti inusuale, accompagnandoci nel piccolo borgo divenuto insolitamente invernale. Il pranzo come sempre la fa da padrone, con un ricco menù di pesce accolto con soddisfazione.
Luciano Mellini Sforza
