I FATTI DI ROVERETA

Sono passati anni da un avvenimento molto poco conosciuto nel nostro Paese: I fatti di Rovereta, uno degli eventi più bui della storia della piccola Repubblica di San Marino, che vide il governo delle sinistre rovesciato, nei fatti, il 30 settembre 1957 da un colpo di stato sostenuto dal governo italiano e dagli USA. Durante la guerra fredda San Marino era una piccola Repubblica rossa.

Alle elezioni del 1945 la coalizione Partito Comunista Sammarinese (PCS) e Partito Socialista (PSS) vinse con il 65% contro la coalizione Democristiana. Da allora il blocco social-comunista vinse praticamente ogni elezione, continuando a governare la piccola repubblica. Una vera e propria anomalia nel contesto della guerra fredda, tollerata a fatica e solo grazie allo scarso peso di San Marino nello scenario internazionale. Il governo delle sinistre, unico nel contesto europeo, si distinse per politiche sociali e lo sviluppo delle relazioni diplomatiche e di cooperazione con l'Unione Sovietica. Non mancarono nemmeno i momenti di tensione con gli USA e con l'Italia del governo di Mario Scelba.

Nel 1956, il programma di governo prevedeva una radicale trasformazione della società con la stesura di una Costituzione (di cui tutt'oggi San Marino è priva), il rinnovamento degli organi statali e uno sviluppo dell'economia in senso collettivistico. A questo si accompagnò, in quell'anno, l'instaurazione dei rapporti ufficiali con l'URSS. La sera del 30 settembre 1957, con un colpo di mano 31 consiglieri democristiani e socialisti (paragonabili ai nostri deputati) occuparono uno stabilimento industriale in disuso a Rovereta, in una lingua di territorio confinante con l'Italia. Allo scoccare del 1° ottobre istituirono un autoproclamato Governo provvisorio. Lo stabilimento fu immediatamente circondato su tre lati dai Carabinieri italiani, mentre il Governo democristiano italiano si affrettava a riconoscere la legittimità del sedicente governo provvisorio sanmarinese.

Alla notizia la Piazza del Pianello si riempie di sostenitori del Governo legittimo (Governo del Palazzo) contrapposto a quello di Rovereta. Entrambi i Governi radunano proprie milizie: Il Palazzo istituisce un Corpo di Milizia Volontaria, mentre da Rovereta si fa appello a tutti i Corpi Militari e alla Gendarmeria affinché si rivoltino contro la Reggenza. Non si arriverà mai allo scontro armato e dopo due settimane, il 14 ottobre, il Governo di Palazzo dichiara di cedere alla sopraffazione.
Al Governo Provvisorio, che gode del favore degli USA e dell'Italia, è concesso di lasciare Rovereta e insediarsi nel Palazzo Pubblico come nuovo Governo di San Marino.

Pompilio Parzanese