PER RINFRESCARE LO SPIRITO TRA UN PENSIERO E L'ALTRO

Quasi ogni mattina, per pensare un po', mi faccio una passeggiata di mezz'oretta sulla spiaggia a rimirare il mare. Solo lì riesco a pensare, perché sulla poltrona tendo alla pennichella. Penso, penso e ripenso, poi subito dopo non ricordo cosa ho pensato, però l'importante è pensare, l'ha detto Confucio (su n'è vera le l'istess, ma fa colpo). Solo quando cucino, riesco a stare sveglio perché sono impegnato a leggere le ricette, ma non riesco mai a ricordarle (sa voi magnè!).

Insomma, in questi giorni, al mattino, pochissime persone passeggiano sulla spiaggia, solitamente a me sconosciute. Ci si incrocia a due metri dal naso e si va indifferenti, senza un minimo cenno di saluto e di lì, il mio alto pensiero: Perché quando ci si incontra sui sentieri di montagna invece è l'opposto? Buongiorno, buongiorno, salve, buona passeggiata. Poi l'immancabile domanda: è lontano il rifugio degli stanchi? E qua due risposte, quella maligna: Eh! voglia! Quella incoraggiante: ma no, ancora solo due ore di cammino (magari veloce).

Mentre osservo quella meraviglia azzurra, cammino e penso a questa contraddizione, mi dò una risposta con una domanda: Perché? Boh! Però se non ci si saluta con i nostri simili, lo si fa con i pennuti marini. Infatti, sempre questa mattina, ho rivisto il mio amico cormorano (sì proprio lui, quello con le penne). L'ho conosciuto questa estate. Io di solito, faccio il bagno nei pressi degli scogli. Quasi tutti i giorni lo vedevo appollaiato sullo sperone di uno scoglio, con lo sguardo fisso verso il largo e vi rimaneva per un certo tempo, indifferente a coloro che facevano il bagno. Sembrava fosse di vedetta cormorana.

Io, incuriosito dal fatto, un giorno gli chiesi il perché. Lui, gentilmente mi rispose: sto a controllare che non arrivino migranti dal mare. Io, ammirato, ma con qualche riserva, gli risposi: se ti giri, sulla spiaggia ne vedi tanti e lui: quelli non sono di mia competenza. Da quel giorno diventammo amici e in seguito facemmo molte chiacchierate (senza pensare, altrimenti povero me).

Questa mattina oltre a Cormo (questo è il suo nome), ho visto una scena che mi ha fatto pensare, mentre pensavo (troppo difficile per me). C'erano due gabbiani che galleggiavano a riva, mentre stavano discutendo animatamente, craa, crii, craa. Con curiosità mi sono fermato e ho cercato di capire quale fosse il contenzioso. Nulla, siccome si sovrapponevano i craa e i crii dei due, non sono riuscito a capire nulla. Poi, sempre pensando, ho capito trattarsi di due gabbiani politici in fase pre elettorale; craa, crii. Ovviamente la mia non vuole contenere alcuna allusione di s(T)orta!

P.S. Ora, che sto raccontando queste storie, mi viene un dubbio, non sarà ch'io abbia necessità di assistenza medica?

Filippo Vannini