Partiamo per la Sicilia con Giovanni Vannini che ci scorta uno a uno come bambini, l'immancabile Mohamed è alla guida, il DLF ormai solo di lui si fida. Il viaggio è lungo ma finalmente (ognuno stanco) si giunge a Napoli per l'imbarco. Si passerà la notte in nave cuccetta, io con la simpatica compagna Simonetta. È del gruppo anche Anna Maria, siamo tutti contenti che ci sia.
Sbarchiamo a Palermo all'alba appena per iniziare il nostro tour di gran lena. La meta è la Valle dei Templi di Agrigento, viaggiamo diverse ore con sguardo attento, ascoltiamo le spiegazioni di Giovanni, che non si risparmia di rendere edotti i suoi compagni. Attraversiamo un ambiente montuoso e collinare, un susseguirsi di viadotti, tunnel, cantieri stradali con lavori in corso e cambi di corsia puntuali.
Giungiamo infine nel luogo predestinato e ammiriamo il sito con occhio affascinato. Tempio della Concordia, di Ercole, di Era si susseguono spiegati con cura dalla guida brasilera. Camminiamo sotto un sole cocente, scattiamo foto, interveniamo con qualche domanda pertinente. Dopo tre ore ci rimettiamo in marcia senza rinunciare al pranzo e riempirci la pancia. Arriviamo all'hotel alla periferia di Marsala quando termina il pomeriggio e il crepuscolo cala.
Fantastica l'intera zona visitata, tutti incantati dal luogo nonostante la faticata, cena e pernottamento quindi salutari per ripartire poi verso nuovi itinerari. Diretti al porto l'indomani partiamo, per le isole Egadi entusiasti salpiamo. Navigazione di circa un'ora su un mare piatto con soste a Cala Rossa e Cala Azzurra come da patto, ci si tuffa senza trepidazione per una lieta e divertente balneazione.
Approdo a Favignana e giro della cittadina, chi in trenino chi a piedi si incammina. Più tardi ritorno sul battello per il pranzetto accompagnato da vinello. Si parte per l'isola di Levanzo, chi va a zonzo chi alla caletta che a trovarla è un pianto. Si torna a bordo per un ultimo tuffo alla Cala Fredda dal nome buffo. La giornata è stata meravigliosa delle isole abbiamo apprezzato ogni cosa. Rientriamo tutti assai contenti, aspettiamo per domani altri avvenimenti.
Alle 8.00 puntualissimi, partiamo, una breve navigazione e Mothia raggiungiamo. La statua dell'Efebo è una meraviglia, guardi i reperti raccolti e l'emozione ti piglia, nei luoghi degli scavi breve passeggiata e ritorno in albergo per la solita abbuffata. Sazi e dal vino inebriati, verso Erice veniamo portati. Il primo impatto è con la splendida Cattedrale, soprattutto per la sua facciata fenomenale. Ci si inoltra per stretti vicoli in paese, si assaggia il dolce tipico detto genovese.
Si torna a valle per la giornata terminare ma a Marsala si decide di sostare. Molto elegante è la città, è un salotto: Palazzo Comunale, Chiesa Madre, un centro da botto. Si arriva al sito della nave punica, del suo genere al mondo unica. È tardi anche stavolta non la vediamo, il museo è chiuso, delusi siamo.
Della fine del viaggio siamo arrivati alla vigilia, domani lasceremo la Sicilia. Facciamo tappa finalmente a Segesta, ammiriamo il teatro con gran festa, è stupendo, ottimamente conservato, per molti eventi in estate utilizzato: recite, concerti, musica al tramonto, di poesie all'alba letture e racconto. Ci trasferiamo al tempio sconosciuto, meraviglioso anche se incompiuto; ciuffi di mandragola abbelliscono il prato l'ambiente attorno è da tutti decantato.
L'appetito comincia a farsi sentire, corriamo al ristorante per la fame lenire. Un pranzo veramente luculliano consumiamo poi per Palermo ripartiamo. Splendida e maestosa la Cattedrale con facciata e magnifico portale. L'interno è meno bello, ma con due acquasantiere che, da sole, vale la pena di vedere. Quindi passeggiata e shopping lungo la via e ritorno in pullman in allegria. L'imbarco ci procura qualche problemuccio superato con un po' d'ansia e qualche cruccio. Si passerà la notte in mare e domani saremo pronti ad approdare.
Napoli certamente ci attende per l'ultima fase delle nostre vicende. La villa di Oplontis appartenuta a Poppea ci mostra di dipinti e affreschi una marea, colonne, ambienti signorili, giardini ne fanno una dimora degna di importanti inquilini. A malincuore Torre Annunziata lasciamo e senza fretta verso casa ci dirigiamo.
Un grazie al DLF e a Vannini conduttore, a tutti i partecipanti allegri e pieni di ardore, grazie al nostro valido autista, della guida sicura un vero professionista.
Una nuova avventura presto ci auguriamo perché viaggi culturali molto apprezziamo.
Anna Rita Cupioli