RICORDANDO IL PASSATO
GLI SCARIOLANTI

Il territorio ravennate che noi vediamo oggi è frutto di un'opera di bonifica iniziata nel 1882 per merito della legge Baccarini. Migliaia di ettari di palude furono bonificati, in particolare la parte più settentrionale della provincia. Fu realizzato il canale destro del Reno, la zona della Standiana, la zona del Polesine, e la pianura fra Ferrara e Bologna. Per realizzare ciò furono impiegati un numero consistente di braccianti.

Queste zone erano state occupate dalle coltivazioni di riso, e ora venivano preparate per nuove colture agricole. Il lavoro consisteva nel movimento di terra creando arginature e protezioni delle acque. Nasceva così un nuovo gruppo sociale, quello degli scariolanti. Partivano alle prime ore del mattino con le loro carriole sulle spalle per recarsi nei luoghi da bonificare. Un lavoro molto faticoso, segnato anche dalla morte di molti di loro per la malaria.

Il 24 novembre 1884, 462 braccianti romagnoli partirono da Ravenna con destinazione Ostia, con il compito di bonificare le paludi e le terre dell'Agro Romano, Maccarese e Campo salino alle foci del Tevere. In sette anni bonificarono circa tremila ettari di terra, tra Castelfusano e Maccarese. Tutt'ora un numero di abitanti mantiene ancora i costumi, le tradizioni e l'amore per la Romagna.

A Ostia antica in piazza Ravenna è stato eretto un monumento per ricordare gli scariolanti provenienti dalla Romagna. Altro monumento ideato dall'artista Luciano Caldari è presente a Conselice (RA) per ricordare le mondine e gli scariolanti. Ai piedi del monumento in evidenza la scritta Alla gente che ha redento questa terra.

Alla fine del 1800, durante la bonifica del fiume Reno, è nato un canto popolare intitolato Gli Scariolanti che veniva cantato durante i lavori. La canzone iniziava così A mezzanotte in punto si sente un gran rumor, sono gli scariolanti, Lerì, Lerà che vanno a lavorar.

Nel 1984 nasce a Ravenna per merito di alcuni appassionati alle corse podistiche il gruppo degli Scariolanti. Il loro scopo era di far conoscere la storia degli scariolanti e di rappresentarli nelle varie manifestazioni sportive, partecipando con le loro carriole, un compito non facile mantenere l'equilibrio della carriola durante la corsa. Nel 2014 hanno festeggiato i 30 anni della loro storia, e uno dei fondatori del gruppo ha dichiarato: Siamo nati così un po' per gioco, quasi per caso, ma a dispetto di chi dichiara che il gioco è bello quando è corto, a 30 anni dal nostro esordio siamo ancora qui pronti a riprendere in mano le nostre difficili meravigliose 10 carriole.

In questi 30 anni hanno partecipato a tantissime maratonine e maratone, in Italia e all'estero fra le quali nel 1966 la maratona di New York, nel 1998 e 2000 la maratona di Roma, nel 2000 e 2001 la maratona di Montecarlo, e nel 2012 la maratona di Avana (Cuba). Inoltre hanno partecipato a corse a tappe fra le quali Sardegna, Isola d'Elba, Val di Sole, Trasval, Ischia, ecc. Alcuni di loro hanno partecipato anche alla 100 km del Passatore (Firenze- Faenza).

Il 26 dicembre 1999 sono partiti da Ravenna con destinazione Roma, una corsa a staffetta sull'antica via dei Romei, ripercorrendo l'itinerario che portò i nostri lavoratori a Ostia nel 1884 (480 km). Anche oggi in varie manifestazioni gli scariolanti sono presenti con le loro carriole che hanno percorso tanta strada, ma non sono ancora stanche. Un modo per far conoscere ai giovani il sacrificio e la storia di questo gruppo perché non dimentichino.

Marino Masini