IN ATTESA DI FUTURI SVILUPPI AL DLF

Nel numero 5 del 2022 di questo giornale fu data la notizia che al DLF di Rimini, nel giro di un anno o poco più, sarà decurtata una parte notevole del suo attuale e storico comprensorio insediativo. Esattamente le aree poste a sud, quelle dove ora trovano spazio cinema, parcheggi autoveicoli e campi di calcio, cedute dalla proprietà, la Società FS, al Comune di Rimini. Per la nostra associazione questo ridimensionamento territoriale sarà un colpo grave e finiranno per soffrirne particolarmente quelle attività che rivestono un carattere sportivo, culturale e ricreativo.

A questa operazione di vendita immobiliare, per altro ventilata da anni, la Sede Centrale DLF si era a sua volta contrapposta con una propria offerta d'acquisto. Se questo proposito fosse andato a buon fine, sarebbe stato un altro tassello di DLF che si sarebbe aggiunto a tanti altri, sparsi per la penisola (sono la stragrande maggioranza ), diventati di proprietà della società Patrimonio DLF S.r.l.

A quanto accaduto il DLF non poteva che fare buon viso a cattivo gioco, consolandosi con la considerazione che alla fin fine si trattava del male minore, poiché l'obiettivo del Comune di Rimini era, almeno inizialmente, l'acquisizione di tutte le aree. Come DLF inoltre si è valutato che le aree rimaste ancora disponibili sono sufficienti a svolgere dignitosamente quei compiti istituzionali previsti dallo Statuto DLF, covando altresììììì la speranza che ora, per la loro definitiva messa in sicurezza, siano quanto prima cedute dalla Società FS al DLF.

Ciò detto, rimanendo in tema, nelle aree DLF vi è attualmente un aspetto di turbativa derivato da alcune ex unità produttive che si ritrovano, da più di un anno, in un desolante stato di abbandono. Questi gli esercizi in questione e le relative servitù e spazi esterni competenti: la mensa, il circolo bar e il bocciodromo.

Il perdurare della loro chiusura genera effetti di decadenza e incuria, un fattore di degrado ambientale che tende col passare del tempo ad accentuarsi, con riflessi negativi su tutto il complesso DLF. I ripetuti solleciti rivolti alla Sede C.le DLF, tenutaria dei contratti di locazione, per il ripristino della normalità con l'assegnazione in affitto di detti esercizi, sono per ora caduti nel vuoto.

La giustificazione addotta per questa situazione di stallo, è stata quella dei contrattempi. Ovvero che per prudenza si era atteso che fra Società FS e Comune di Rimini fosse stilato il succitato accordo di vendita e stabilito così quali immobili, con certezza, sarebbero poi rimasti a disposizione del DLF. L'operazione si è conclusa nel mese di luglio, successivamente per la normalizzazione sarebbero insorti ritardi per lungaggini burocratiche. Fatto sta che le ultime assicurazioni pervenute sono che detti esercizi, da inizio 2023, dovrebbero riaprire i battenti con nuovi conduttori.

Giovanni Vannini