Da bambini andavamo tutti a scuola con le scarpe ai piedi, i calzoni corti con le bretelle, alcuni con le pezze sul sedere, il basco e i pidocchi sul capo, chi con il grembiule e chi no, una cartella di cartone col sillabario dentro, due quaderni, uno a righe e uno a quadretti, un lapis, il calamaio con l'inchiostro, l'astuccio, ghiera e pennino, e due fette di pane con in mezzo un pezzo di salsiccia. Per chi non aveva studiato e non aveva fatto i compiti a casa, bacchettate sul palmo delle mani, una tiratina d'orecchie e poi dietro la lavagna con i ceci sotto le ginocchia.
Pompilio Parzanese