Ai soci, quelli almeno che abitualmente frequentano o capitano casualmente al nostro DLF, non sarà di certo sfuggito lo stato di desolante squallore in cui versa, da qualche tempo, una parte delle aree e dei fabbricati presenti. Questa deprimente, decadente, condizione è derivata dalla chiusura di alcune unità di carattere sociale, quali: il Circolo ricreativo, che ha serrato le porte da fine ottobre 2021, per termine del contratto di locazione.
Questo costituiva per tanti soci un vivace polo aggregativo per le possibilità di svago che lo caratterizzavano. Era infatti in grado di offrire servizi di caffetteria e ristorazione, nonché attrazioni quali: il parco giochi per i bimbi, sale adibite al gioco del biliardo, a quello delle carte, locali dove si svolgevano periodicamente corsi di varia natura, quali scuola di ballo, scacchi.
La storica Mensa dei ferrovieri, chiusa da fine agosto 2021, la cui gestione trentennale da parte della CAMST con l'avvento della pandemia di Covid è andata irreversibilmente in crisi; il Bocciodromo coperto, unico nel territorio, chiuso da fine novembre 2021, la cui conduzione ha pagato lo scotto, nella quadratura dei conti, di alti costi di gestione.
La Società Patrimonio DLF Srl, tenutaria per queste unità immobiliari dei contratti di locazione, non ha finora provveduto all'assegnazione a nuovi conduttori, forse in attesa di ottenere dalla società FS, proprietaria delle aree, le necessarie autorizzazioni. Sembrerebbe però che queste garanzie siano state ultimamente ottenute perché non si potrebbe spiegare altrimenti la trasferta da Roma a Rimini, il 23 marzo, di due funzionari della società Patrimonio DLF Srl per colloqui con soggetti interessati al subentro nella locazione delle citate unità immobiliari rimaste sfitte.
Si presuppone così che sia presto superata l'attuale incresciosa situazione che, perdurando ancora troppo a lungo, porterebbe solo ad accentuare lo stato del già descritto degrado ambientale.
Giovanni Vannini