IL KURSAAL

Vito Milano, (1926 - 2011), già Capo Gestione FS, commediografo e attore, lasciò uno scritto in cui esprimeva il suo disappunto per la distruzione, avvenuta nel dopoguerra, di un celebre edificio monumentale, della zona a mare riminese, l'elitario kursaal.

Il Kursaal, durante la guerra, scampò miracolosamente ai bombardamenti e, a differenza del Grand Hotel e delle vicine palazzine, è stato poi demolito, unitamente alla fontana dei quattro cavalli che, nel 1945, invece fu smontata e messa a riposo in un deposito Comunale. Quest'ultima poi riattivata nel 1983 grazie a un emerito concittadino, Umberto Bartolani, e alla sua caparbietà è stata ricollocata al suo meritato posto d'onore. È l'unica decente fontana in zona mare.

Riguardo al kursaal non c'è da scervellarsi sui motivi che ne hanno determinato la demolizione perché, tanti di noi vecchi, a distanza di tanti anni ce lo stiamo ancora chiedendo. Non c'è più e basta. Perché? Mah! Boh! Si dice che lo scempio fu deciso per dare lavoro ai disoccupati. Con tutto quello che c'era da ricostruire! Altre voci dicono che si volesse permettere la visuale del panorama marino dal centro della città, mentre i più maligni sentenziano che si sia voluto eliminare un simbolo, il punto di ritrovo del mondo aristocratico dove si esternava ricchezza ed eleganza. Mah! Boh!

Le sue macerie saranno andate a colmare le innumerevoli voragini provocate dalle bombe. Fanno per altro ancora bella mostra ruderi d'importanti costruzioni che attendono il restauro: il Palazzo Lettimi, il Teatro Vittorio Emanuele, le Colonie Murri, Novarese e Bolognese. Forse perché si vuole mantenere il triste ricordo delle distruzioni lasciate dalla guerra. Mah! Boh!

Vito Milano