IL TELEDRIN... LIBERATORE

Durante il mio servizio ferroviario da capo deposito, vi fu un periodo in cui sono stato reperibile al carro attrezzi. La reperibilità consiste nell'essere pronti a partire in brevissimo tempo con detto carro munito di tutte le attrezzature necessarie, per sopperire a necessità urgenti, (svii, incidenti ferroviari, ecc.).

Per chi non ne fosse al corrente, la reperibilità è altra cosa rispetto alla riserva ai treni. Infatti durante il periodo di riserva, il personale deve essere necessariamente presente in deposito e ovviamente la sua durata è compresa nell'orario di lavoro. La reperibilità invece, essendo continua, anche per la durata di una settimana, comprende sia l'orario di lavoro che il tempo di libertà dallo stesso. Ne deriva che il personale reperibile, in caso di necessità, se non si trova in servizio deve essere chiamato con urgenza a casa propria.

Fino agli anni Sessanta poche famiglie erano dotate di apparecchio telefonico e, tra coloro che lo possedevano, in tanti erano allacciati in duplex, cioè lo stesso numero telefonico serviva due famiglie. Ciò significava che, se l'altro utente si fosse trovato al telefono, non sarebbe stato possibile ricevere telefonate. Quindi neanche il possesso del telefono poteva garantire l'urgenza. Ne derivava che l'avviso dovesse essere comunicato in altro modo; a ciò provvedeva il fattorino in bicicletta.

Successivamente, molti si dotarono di telefono singolo, quindi si poteva essere chiamati telefonicamente. Ma occorreva tenere il telefono libero (con disagio per la propria famiglia, soprattutto per i figli) e in posizione adatta all'ascolto della chiamata. Poi furono introdotti i Teledrin. Fu una liberazione, per sé e per la famiglia stessa. Il Teledrin era un'apparecchiatura tascabile che in caso di chiamata emetteva un segnale acustico. L'interessato, intesa la chiamata, doveva immediatamente mettersi in comunicazione con il deposito.

Come si può capire, in questo caso non era più necessario restare in casa, ma occorreva comunque restare nei pressi di un telefono pubblico solitamente a gettone. Più recentemente, con l'avvento della telefonia mobile tutto fu semplificato, con relativi minori disagi. Per quanto riguarda Rimini, deposito al quale appartenevo, in seguito allo smembramento del deposito stesso e della piccola relativa officina, il carro attrezzi non è più assegnato a questa sede.

Filippo Vannini