UNA VOLTA IL CAPOSTAZIONE...

Vorrei raccontare cose che forse alcuni ex colleghi ferrovieri hanno dimenticato o accantonato, cose che ho vissuto. Una volta il capostazione, ma non tantissimo tempo fa, aveva svariati compiti, in particolare se in servizio nelle piccole stazioni. In queste ultime provvedeva: alla compilazione a mano dei moduli m42, m42b per tutti treni che passavano in ritardo; se arrivavano carri li doveva registrare e alla ripartenza compilare il quadro VII del foglio di corsa, calcolando le percentuali di peso frenato ecc.; faceva biglietteria compilando i CI 213P a mano e dopo il turno del pomeriggio eseguiva la chiusura dei conti giornalieri.

Quando poi da parte di viaggiatori erano richieste prenotazioni per posti in treno si rivolgeva telefonicamente, per la loro evasione, alla stazione più prossima abilitata; compilava il registro del riepilogo giornaliero delle precedenze treni effettuate, dei fonogrammi emessi, ecc.; accettava le spedizioni di piccoli colli, pesandoli, etichettandoli e facendosi pagare, in base alla tariffa prevista, il corrispettivo.

In tale contesto si regolava la circolazione treni m100s, successioni, esclusioni, fonogrammi di effettuazioni, soppressioni ai posti di blocco intermedi, pgpl, posti caduta massi e tra stazioni abilitate. Poi si verificavano i guasti che erano all'ordine del giorno, non esisteva l'm40 DL esistevano gli m7 per la partenza a via impedita, m4 per l'ordine d'incrocio, m1 per gli spostamenti degli incroci, m6 per i treni circolanti su binario illegale, m32 per la circolazione dei carrelli removibili e non removibili; c'era poi l'incombenza del deviatore con manovre, pulizia e lubrificazione deviatoi, accensione e spegnimento delle luci, presenziamento treni dalla parte opposta al FV, di giorno con bandiera coperta da fodero e di notte con la lanterna.

In questo caso, se in coda a un treno in transito vi era un controllore viaggiante che notava la mancata presenza, la multa era di certo assicurata. Treni una valanga dappertutto, merci omnibus raccoglitori, che manovravi fra un treno e un altro sui binari di corsa e alta velocità. Spesso stazioni con scambi a mano dove il deviatore andava a girarli e tante volte avevano il cane addestrato che portava le chiavi al DM. Umanità, coesione, gentilezza e soprattutto voglia di fare e mantenere il proprio impianto ingentilendolo con giardini e fontane.

Ma al di sopra di ogni cosa c'era quella promessa solenne al dovere, quel giuramento effettuato all'atto dell'assunzione. Oggi quella ferrovia è totalmente scomparsa, non rimangono che tecnologie, desertificazioni e linee chiuse, abbandonate a se stesse. Quanto vorrei che tornasse quella ferrovia! Tornavi a casa stanco perché non ti fermavi mai, ma felice e soddisfatto del tuo lavoro.
Piccolo riepilogo delle mansioni del capostazione.

CS Sovr. Pompilio Sparzanese