INCONTRO CASUALE

Saulla Bacchini, Rimini 1915 - 2017, giornalista e scrittrice, ha lasciato un racconto di quando, durante il periodo bellico, con il marito ebreo trovò rifugio in una baita in Val Cavargna (Como), nelle vicinanze del confine svizzero, facilitata in questo dalla protezione fornita dal parroco del luogo. Durante un'escursione a Ponte Lambro, dove erano sfollati i genitori, si servì per il rientro del traghetto in partenza da Porlezza per Menaggio.

Arrivata all'imbarcadero alle 11 del mattino, trovai molte persone in attesa di salire sul traghetto. Vi erano anche alcuni giovani vestiti da montanari, che la faccia da montanari proprio non l'avevano. A un tratto irruppero nella piazza cinque grosse auto nere dalle quale scesero decine di fascisti con i manganelli in mano. Guardai atterrita i berretti che indossavano, con un teschio disegnato bianco su nero. Poi vidi lui, Osvaldo Valenti, l'attore specializzato in ruoli di cattivo e di perverso.

L'avevamo ammirato, avevamo lodato le sue recitazioni incisive. Ora recitava un'altra parte: quella di arruolato nella X MAS. A Milano, nella villa chiamata Triste, dicevano che si divertisse a torturare i partigiani che avevano avuto la sventura di essere arrestati dai suoi uomini.

Quando Valenti raggiunse l'imbarcadero, alzò il frustino e con ghigno mefistofelico, quello che sfoggiava nei suoi film, cominciò ad additare i giovani finti montanari, gridando: Tu, tu, tu,. I suoi scherani provvidero subito ad arrestare i disgraziati. Poi Valenti passò in rassegna i rimasti: donne, vecchi e bambini. Quando arrivò accanto a me, fece una carezza a Cicci, il mio cagnolino, e una ai miei capelli sciolti sulle spalle. Dove vai? - A Menaggio. Voltò le spalle e ritornò alla sua auto. Prima di salirvi, mi gratificò di uno dei suoi sorrisi tristi e feroci.

Quando alcuni mesi dopo seppi che era stato giustiziato dai partigiani assieme alla sua amante, la bella attrice Luisa Ferida, ricordai quel suo sorriso inimitabile nella sua ambiguità. E fui dispiaciuta per quelle due vite buttate via tra azioni deprecabili e droga.

La Redazione

Luisa Ferida - Osvaldo Valenti