IL MORBO INFURIA

Ci risiamo Vannini caro,
dobbiamo ancora inghiottire amaro,
Avevamo appena ripreso qualche viaggio
che del virus siamo di nuovo, ahimé, ostaggio.
Possibile che non si trovi soluzione
per allontanare cotanta aggressione
e che per un invisibile covid maledetto
ci debba essere quasi tutto interdetto?
Per mesi siamo stati scrupolosi,
osservanti delle norme, rigorosi...
Un esercito di esperti sta furiosamente lavorando
per salvarci dal quasi totale sbando;
vaccini, terapie, farmaci ad hoc
li scopriranno per risparmiarci un ulteriore choc?
Ci eravamo illusi che la canicola estiva
sferrasse sicuramente la sua controffensiva,
ma un lieve abbassamento della temperatura
ci ha sprofondato di nuovo nella paura.
I contagiati crescono a ritmo esponenziale,
il virus colpisce con puntualità micidiale,
La curva degli infetti sale a dismisura
ma lui pare insensibile ad ogni cura.
Decreti presidenziali si susseguono puntualmente
raccomandando a ognuno di essere prudente:
Mascherina, distanziamento, igiene
sono le 3 cose da osservare per bene.
Niente movida, vietati assembramenti, no aperitivi,
coprifuoco e clausura regnano da divi.
Che tristezza in TV le città spopolate,
Che rabbia vederle in preda a bande spericolate
che rompono e distruggono, bidoni a terra
e poliziotti costretti in assetto di guerra.
Non ci consola sapere che quasi tutte le nazioni
vivono, come noi, le stesse situazioni...
Nutro la speranza, fortemente,
che tutto si plachi velocemente.
Di violento il coronavirus ci basta e avanza,
non abbiamo bisogno di un surplus di mattanza.
Concludo auspicando una fine lieta,
che tutto si ristabilisca sull'intero pianeta.

Anna Rita Cupioli