NOTIZIE IN BREVE
- Dopo il cataclisma
Come i soci potranno notare, in questo numero del giornale non si accenna minimamente al Turismo che rappresentava, fino a poco prima della diffusione della pandemia, uno dei pilastri delle attività del nostro DLF. Settore che del nostro Paese è sprofondato nella crisi, come tanti altri. Nella situazione attuale, prima di provare a riannodare i fili spezzati dall'infierire del Coronavirus, occorrerà un'attenta analisi per verificare se e a quali condizioni si potranno ancora mettere in campo gite sociali. Se vi saranno sufficienti spiragli per proseguire, sempre nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, non saranno assolutamente lasciati cadere. L'eventuale ripartenza sarà comunque improntata alla gradualità e alle cautele del caso.
Altro aspetto che si potrà cogliere leggendo queste pagine è la presenza di articoli che rimandano alla seconda guerra mondiale, dai quali si desume come Rimini ne patì moltissimo in termini di lutti e perdita del patrimonio edilizio. Uno scenario apocalittico: dopo il conflitto si accertò che l'82% degli edifici era andato distrutto, reso inagibile e/o lesionato. Un'immane catastrofe. Eppure le provate generazioni di quel tempo riuscirono negli anni successivi a fare risorgere la città, espandendola ed elevandone il livello di qualità della vita, rendendola così più attraente e famosa di prima.
La storia ora sembra ripetersi; il flagello del Coronavirus imporrà, per le sue conseguenze, alla nostra popolazione un'altra durissima prova, una sfida difficile, improba, ma che certamente, come avvenuto in passato, sarà vinta.
- Necrologio
Nel mese di marzo, a 73 anni di età, falciato dall'inesorabile morbo del coronavirus, lasciava questa vita terrena il socio Rino Mulazzani. Questo lutto ha addolorato tanti soci al Dopolavoro Ferroviario dove Rino da anni trascorreva parte del suo tempo libero, si era messo in luce per il costante impegno, con spirito di abnegazione e passione, a favore dei gruppi aquiloni e podisti.
Alla Famiglia il DLF porge sentite condoglianze.
A cura di Giovanni Vannini