BERTINORO CINQUE VILLE
RISULTATO A SORPRESA

Domenica 2 febbraio si è svolta a Bertinoro la IL edizione della corsa podistica denominata 5 Ville, nome derivante dal percorso che attraversa cinque ville caratteristiche del territorio e conosciute anche per i vini pregiati che producono : albana, cagnina, sangiovese, pagadebit e trebbiano. Sono stati 2.181 i podisti che hanno partecipato a questa edizione. Nata nel 1972, è stata competitiva fino al 2015, una classica nazionale che ha avuto come vincitori atleti di livello internazionale, tra i quali i vincitori della maratona di New York: Orlando Pizzolato (1984-1985), Gianni Poli (1986) e Giacomo Leone (1996), e tra gli altri campioni: Gelindo Bordin vincitore della maratona Olimpica a Seul (1988), Alberto Cova che sulla distanza dei 10.000 metri ha vinto le Olimpiadi a Los Angeles (1984), l'Europeo (1982) e il Mondiale (1983).

In campo femminile sono risultate vincitrici le nazionali italiane della maratona: Laura Fogli, medaglia d'argento nella maratona agli Europei (1982-1986) e ben due volte seconda alla maratona di New York (1983-1988), Maria Curatolo argento agli Europei di maratona (1984), Gabriella Striuli e Emma Scaunich vincitrici di ben cinque titoli italiani di maratona. Il percorso di 13 km, difficile e impegnativo, prevedeva inizialmente una forte discesa e poi una risalita in strade sterrate in mezzo a vigne e cantine e in particolare l'entrata nella fattoria Paradiso, con la salita di una scala in mezzo a centinaia di bottiglie invecchiate.

In ogni competizione ci può essere sempre un risultato a sorpresa ed è ciò che è successo il 2 febbraio 1992. Alla partenza c'era molta curiosità per vedere gli atleti partecipanti; mi colpì un atleta che stava in disparte rispetto al gruppetto dei favoriti. Mi venne in mente che avevo visto la sua foto sulla rivista Correre, riguardante una corsa in montagna. Mi avvicinai e mi confermò che era lui, Severino Bernardini; mi disse che era la prima volta che partecipava a questa corsa e, non conoscendo il percorso, non partiva favorito.

Io invece lo incoraggiai dicendo che le caratteristiche del percorso erano più adatte a lui essendo uno specialista di corse in montagna, gli spiegai il percorso e gli consigliai di fare selezione e allungare all'uscita dell'ultima villa, la fattoria Paradiso, dove una breve salita portava al falsopiano che permetteva di raggiungere il traguardo. Così fece e giunse all'arrivo da solo, con un leggero vantaggio sugli altri inseguitori che erano rimasti sorpresi e impreparati quando lui improvvisamente era scattato su quel breve tratto di salita. L'anno successivo, 1993, ritornò e vinse nuovamente.

Tra i suoi risultati ottenuti nel 1990 vinse il campionato italiano di maratona e i mondiali di corsa in montagna, sia individuali che a squadre. Nel 1996 ai mondiali di corsa in montagna giunse secondo (argento), ma vinse l'oro con la classifica a punteggio a squadre. Appena giunto al traguardo, seppi della sua vittoria e a ricordo di quel giorno, conservai la foto che feci insieme a lui ai piedi della caratteristica colonna degli anelli chiamata anche dell'ospitalità.

Marino Masini