LA PENSIONE

Anche dopo il pensionamento è importante mantenere dei compiti e non scivolare nell'apatia tra i tanti ruoli che assumiamo nella vita, il più lungo è indubbiamente quello lavorativo. Che non è solo una fonte di guadagno per essere economicamente indipendenti, ma è soprattutto un modo per restare attivi dentro la società. Oltre che fondamentale dal punto di vista della conservazione delle funzioni fisiche e intellettuali di una persona.

Ecco perché ai neo pensionati si consiglia sempre di non sedersi in poltrona, ma di fare degli esercizi che permettano loro di mantenere in attività sia il corpo che la mente. Certo, è impensabile parificare l'età della quiescenza di alcune attività fisicamente usuranti con altre che richiedono prevalentemente un impegno intellettuale. Ma anche l'operaio, quando appende la tuta al chiodo, deve comunque continuare ad avere un'interazione stimolante con il mondo, restare attivo, cercare altre soddisfazioni, per non rischiare di scivolare nell'apatia e nella pigrizia come purtroppo capita a molti anziani.

Dire quando è il momento di andare in pensione non è semplice. Non c'è, a mio parere, un'età uguale proponibile per tutti. Come ho detto, tanto dipende dalla professione. Non sono molte le persone che hanno la fortuna di considerare il lavoro il proprio hobby preferito, di non sentirsi distrutte a ogni fine giornata, di avere la voglia di continuare anche dopo i 65 anni. Sovente per la gran parte dei lavoratori la prospettiva della pensione è un enorme sollievo.

Il rischio è però quello di lasciarsi andare, di non avere più stimoli, di pensare di non essere più utili a niente e a nessuno. Sarebbe un grosso errore. Al contrario bisogna impegnarsi a conservare una buona forma fisica e mentale. Il cervello non è un muscolo, ma in maniera adeguata può essere allenato a essere efficiente. Quali scelte per raggiungere lo scopo? Favorire attività che richiedono soluzioni di problemi, accettare nuove sfide, restare curiosi e propositivi. La parola d'ordine è elasticità.

Chi se la sente può pure continuare a lavorare anche oltre i 70 anni, perché no? Forse il trucco è, se possibile, quello di restare attivi nel settore in cui si possono sfruttare le proprie competenze il più a lungo possibile, e di non avere timore di accettare nuove sfide. Solo così si riuscirà a dare più vita agli anni. Anche a quelli dopo i 65.

Duilio Ganzaroli