RICORDO DI SERVIZIO

Questo episodio non l'ho mai detto a nessuno, ma l'inasprirsi della tensione in medio oriente con minacce di guerra me lo hanno riportato alla mente.
Ero in servizio come Dirigente Movimento Interno al Banco di manovra della Stazione di Rimini; Banco da noi familiarmente chiamato consolle per via dei tanti tasti e lucine che lo riempivano.

Era notte e fra le consegne ricevute dal collega smontante c'era un dispaccio prioritario e riservato che comunicava il transito di un convoglio militare proveniente da Vicenza e diretto a Brindisi per l'imbarco. Massima attenzione per la circolazione di questo trasporto che, secondo programma, sarebbe dovuto passare verso le ore 2.30 con diritto di precedenza su tutti gli altri treni.

La notte stava filando tranquilla, il traffico era regolare e i treni erano tutti in perfetto orario. Improvvisamente in Ufficio Movimento si presentarono 6 persone che mi consigliarono di fermare questo convoglio - erano pacifisti - minacciando, se non lo avessi fatto, di invadere i binari. Fra loro riconobbi una locale sindacalista.

Ma dato che il transito di questo trasporto era coperto dal segreto, chi li aveva avvertiti? Evidentemente il classico segreto di pulcinella. Mentre ero impegnato con questi personaggi, il collega in servizio quale D.M. Esterno, approfittando di una sua uscita sul piazzale per il licenziamento di un treno, avvisava gli Agenti del locale Posto di Polizia Ferroviaria di quanto stava avvenendo in U.M. intervenendo prontamente e fermando i pacifisti trattenendoli in consegna fino al transito del trasporto militare che avvenne regolarmente con qualche minuto d'anticipo rispetto all'orario fissato.

Era un lungo trasporto di carri armati americani trainato da un locomotore 656 con al seguito un altro 656 di scorta. Passato il convoglio, dopo una ramanzina, visto la pochezza della minaccia, la Polfer liberava i pacifisti, neanche tanto decisi nella loro scellerata azione, senza prendere ulteriori misure punitive.

Si trattava della guerra scatenata da Egitto e Siria contro Israele (ottobre 1973 la guerra del Kippur) che allarmò il mondo per l'intervento di Russia e Stati Uniti e che grazie alla diplomazia di Kissinger, per parte USA e Breznev per parte URSS, cessò dopo 22 giorni lasciando sul campo 15.000 soldati, di cui 2.500 israeliani e più di 40.000 feriti.

Guido Pasini