RITORNO AL PASSATO

Le condizioni di vita e di lavoro dei ferrovieri negli anni del dopoguerra erano particolarmente difficili, a questi accadeva spesso di essere trasferiti perentoriamente in altre località della Penisola. In questi casi la motivazione che veniva adottata era spesso la stessa: esigenze di servizio. Questa è la copia della domanda inoltrata alla Superiore Sede nel 1953 dal Capo Tecnico Francesco Lombardini al fine di ottenere il rientro nella sua città natale: Rimini.

Al Signor Capo del Servizio Materiale Trazione Firenze
Il sottoscritto Lombardini Francesco Sotto Capo Tecnico (matr. 324797) di ruolo presso le Officine Locomotive di Pietrasarsa, avanza la presente rispettosa domanda intesa a far presente alla S.V. quanto segue:

In seguito a idoneità riportata nel concorso interno per S.C. Tecnico (D.M. 25.10.1950 n° 1672), venni trasferito per esigenze di servizio con decorrenza 20/04/1950, dalle Officine di Rimini, mio impianto di assunzione, a quelle di Pietrasarsa. Accettai il trasferimento, dove però dopo circa un anno di disagiate condizioni causate dalla impossibilità di trovare alloggio e sostenere finanziarmene la famiglia a Rimini, chiesi e ottenni di rientrare momentaneamente distaccato alle Officine di Rimini.

In seguito riuscii a ottenere per la famiglia un alloggio nelle case economiche dell'Amministrazione al Vomero (Napoli) tramite l'appoggio e le continue premure dei Dirigenti del Servizio Trazione. Tutto andava per il meglio ed ero felicissimo di trovarmi nella nuova residenza, quando le continue indisposizioni dei miei bambini (rispettivamente di anni cinque e due) mi fecero ricorrere al dottore il quale sottopose i figli a visita medica, poi consigliò, dopo molti inutili tentativi di ristabilire loro la salute, l'allontanamento da Napoli in speciale modo per la figlia in modo che con il cambiamento d'aria si potesse poi riscontrare un eventuale miglioramento.

Così date le minime possibilità economiche lo scrivente dovette contrarre dei debiti per inviare e far curare i figli a Rimini. Trascorso un periodo di tempo si notava nelle loro condizioni di salute un grande miglioramento e così si decise di farli rientrare a casa non solo per il piacere di riunire tutta la famiglia ma anche per non aumentare i debiti per i quali lo scrivente si sente molto umiliato e abbattuto moralmente non essendosi mai trovato in simili circostanze.

Da più di un anno i figli vanno a Rimini perché si nota con molta evidenza che il clima di Napoli non è confacente alla loro salute, perciò si rivolge alla S.V. e chiedo di poter essere trasferito a Rimini dove ha la possibilità di sistemarsi con i propri genitori per giunta anziani e bisognevoli di un aiuto in speciale modo morale. Facendo presente che è disposto a far sottoporre ad accertamenti sanitari da parte dell'Amministrazione i propri figli, onde dimostrare la veridicità di quanto esposto nella presente.

Fiducioso di una benevole accoglienza ringrazio, Lombardini Francesco Pietrasarsa 08/09/1953.

La risposta della Superiore Sede, il 24/09/1953, fu la seguente:

Per quanto non sembri che vi sia una sostanziale differenza tra i climi, ambedue marini, di Rimini e Napoli e comunque tale da potere influire sensibilmente sulle condizioni fisiche dei due figli si è tuttavia esaminata benevolmente la domanda tendente a ottenere il trasferimento nella precedente residenza di Rimini per ragione di salute dei suddetti congiunti. Essendosi peraltro constatato che non si avrebbe la possibilità di provvedere alla richiesta di sostituzione, spiace comunicare che per esigenze di servizio, almeno per ora, non si può accontentarlo nella sua aspirazione.

Viene tuttavia presa buona nota per riesaminarla, quando si avranno a disposizione gli idonei del concorso interno, in atto, per Sotto Capo Tecnico.
Il Capo del Servizio.

La Redazione