Ritengo sia una lettera degna di essere pubblicata sul nostro giornalino; è stata trovata nel gruppo Facebook Colleghi delle Ferrovie.
48 anni fa ho conosciuto un Ferroviere... accettare di vivere con un Ferroviere non è facile. Prima di fidanzarti, sposarti con lui, devi accettare la Ferrovia perché lui si è sposato prima con lei. Chi fa il Ferroviere lo fa per passione, per amore, per dedizione, per missione. Vivere con un Ferroviere, vuol dire non averlo a tavola per Natale, per Pasqua, per l'ultimo dell'anno, la domenica, vuol dire avere le ferie a maggio oppure a settembre senza poterle scegliere, vuol dire andare al matrimonio dei tuoi amici da sola perché era di turno.
Ecco una parola che viene prima di tutto: Turno; tutto va organizzato in base al turno e anche per il Ferroviere il turno non è privo di imprevisti e se si presenta, deve affidarsi alla disponibilità dei colleghi per un cambio, i quali, a loro volta, si affideranno alla sua. Oggi c'è da svegliarsi alle 2 di notte, torno a casa alle 4 del mattino ed allora tutta la famiglia diventa Ferroviera: Bambine, fate piano, babbo dorme... zitte, è a letto, si deve svegliare presto.
La Ferrovia sarà la sua amante, la sua vita, sarà il pane, sarà la vacanza, le bollette, le scarpette e i libri di scuola, sarà colei che non ti farà dormire la notte quando il treno è in ritardo e non torna a casa per l'ora stabilita, mentre il tuo cuore scoppia dalla paura e preghi senza volerlo e quando senti il rumore della chiave nella porta, tiri un sospiro di sollievo e fingi di dormire.
Poi in Ferrovia entra anche tua figlia (sì perché la Ferrovia è una grande famiglia) e se sei stata abituata alla parola Turno e assenze in determinati giorni, diventa più facile accettare il suo lavoro come normale, e lei sarà fiera di farsi vedere dal padre con la divisa e il cappello da Capotreno e avranno un dialogo cifrato dai numeri dei treni (ma come faranno a ricordarli...) e per te ricomincia la paura che non finirà mai!
Anche perché tuo genero è Ferroviere Macchinista e tua figlia sa che prima di sposarlo deve anche lei accettare l'amata Ferrovia, ma lei questo lo sa già. Poi, senti la notizia che qualcuno stanotte non tornerà più a casa e il cuore ti scoppia, gli occhi si bagnano, non li conosci, ma la Ferrovia è la tua grande famiglia che non conosci ma c'è e Prego, prego per chi ci ha lasciato e per le loro famiglie che questa notte hanno perso tutto.
Guido Pasini