UNA SORPRESA... MA NON TROPPO

I risultati del tesseramento di quest'anno con 3.055 soci (nel 2018 - 2.523) sono andati ben oltre le più rosee previsioni. Infatti si registra un grande balzo in avanti che pone il DLF di Rimini, in questo campo, nelle posizioni di testa fra i DLF in Italia. Una sorpresa? Non più di tanto anche se questa volta l'impennata è stata veramente notevole.

Questa progressione, già si era rilevata nei resoconti annuali dell'ultimo decennio e nei raffronti a livello nazionale si notava che i DLF generalmente contraevano gli iscritti, spesso copiosamente, mentre il nostro si dimostrava nei numeri in costante ascesa e anche quando, in quest'arco di tempo, si è verificato l'anno eccezionale della battuta d'arresto, si è trattata di leggera flessione.

Un vero record che in tale contesto, ci ha permesso di arrivare prima ad avvicinare poi superare anche il DLF del capoluogo regionale.
In questa classifica contiamo con 1.078 (nel 2018 - 840) anche un record assoluto, ormai consolidato negli anni, essere i primi nel tesseramento di ferrovieri pensionati.

Cosa mai ha concorso a fregiare il DLF di Rimini di simili exploit? Diversi sono i fattori che hanno inciso a favore, di cui i principali si possono così sintetizzare: una buona organizzazione; un efficiente funzionale servizio di assistenza per il rilascio delle concessioni di viaggio; il parcheggio autoveicoli in area DLF a un prezzo di favore per i soci effettivi; l'elevata partecipazione di soci a gite DLF; ecc. Con queste premesse c'è solo da auspicare che questi risultati siano forieri per altri analoghi anche per l'anno 2020.

Giovanni Vannini