L'EVOLUZIONE

Il socio Benito Colonna, classe 1937, pensionato FS, nato e residente nella frazione marina di Rivabella di Rimini, in questo suo scritto ricorda brevemente la metamorfosi avvenuta dal dopoguerra in poi nel suo amato borgo, per altro un'evoluzione non difforme dalle altre zone della fascia costiera romagnola.

Quando i terreni agricoli cominciarono a sbloccarsi (dal 1948 in poi) la gente della vicina campagna e collina, vista la prospettiva di un guadagno sostanzioso con un probabile sviluppo turistico della zona di costa, vendute le terre nei paesi di origine, calò al mare e con il ricavato delle vendite, più l'aggiunta di tante cambiali, tentò la sorte. All'inizio sorsero in prevalenza pensioncine a conduzione famigliare, molte delle quali rimaste inalterate per molto tempo; altre vennero trasformate e ingrandite o sostituite da veri alberghi.

La Rivabella del tempo della mia gioventù era morta per sempre, sia nella struttura urbana che nel dialetto originale. La lingua locale assunse nuove inflessioni, frutto di una mescolanza di dialetti fratelli. Era iniziato il fenomeno dello spostamento delle masse alla ricerca di una vita migliore. Poco alla volta il turismo era diventato anche a Rivabella una fonte di guadagno e di sviluppo che contribuiva nell'insieme al miglioramento di tutta la Nazione.

L'Italia si era sollevata dallo stallo in cui era rimasta per troppo tempo: aveva preso il volo. Tutto in nome del sacrificio unito alla buona volontà. Grazie all'intervento mirato, con la costruzione delle scogliere da Rimini nord fino a Cesenatico, si sono formati ampi arenili. Adesso bellissimi alberghi abbracciano l'insenatura. Sulla spiaggia, non più poche tende, ma una miriade di variopinti ombrelloni. Migliaia di turisti sono attratti da questo tratto di costa il cui sviluppo è stato possibile grazie alla sapiente opera di gente laboriosa, votata al sacrificio, che ha saputo costruire dal nulla Rivabella, un'appendice di Rimini, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La fierezza di questa gente di Romagna è anche la mia fierezza e orgoglio.

È vero, Rivabella si è emancipata ed evoluta, ma qualche effetto negativo il progresso l'ha portato anche qui: la piccola spiaggia, in prevalenza ghiaiosa, e il mare dalle acque limpide e trasparenti, non ci sono più. Resta nel cuore di coloro che, come me, hanno vissuto il prima e il dopo dello sviluppo di questa terra, il rimpianto di quelle notti serene, rotte solo dal canto dei grilli, dal gracidare delle rane e dalla compagnia sublime del verso lamentoso dell'usignolo. Non più nel cielo, nelle calme serate estive, nuvole di rondoni.

Mi pare che anche le stelle non siano altrettanto brillanti come un tempo. Un poco alla volta stiamo distruggendo la natura e noi con lei. Purtroppo questo è lo scotto che si +è dovuto pagare. Mi perdonino i giovani che mi giudicheranno malato di nostalgia, ma un giorno capiranno tutto ciò. Quando qualcosa nasce, inevitabilmente qualcos'altro deve morire lasciando il rimpianto in quanti l'hanno vissuto. È una ruota senz'anima che macina e tutto travolge. Ci si assoggetta imparando a guardare in faccia la realtà del presente e apprezzandone i vantaggi ottenuti grazie alle basi gettate nel passato.

Benito Colonna