Succede spesso che soci del DLF, e non solo, mi chiedano notizie sulle prospettive delle aree d'insediamento della nostra associazione. Come già era stato reso noto su queste pagine in passati numeri l'Associazione Nazionale DLF, tramite la controllata Società Patrimonio DLF, sta subentrando al nostro DLF nei contratti di sub locazione in atto per le varie unità produttive presenti nell'area. Operazione che sta procedendo, sia pure a rilento.
Nel nuovo quadro che si sta delineando, risultano per ora operativi i contratti locativi per i conduttori di: Mensa CAMST, Circolo Tennis Cicconetti, Cinema Settebello, Parcheggio autoveicoli a uso pubblico, rinnovati per una validità di anni 6+6 fino all'anno 2030. Inoltre la Sede Centrale ha avviato le trattative con i gestori del: Bocciodromo, Circolo bar e Campi di calcio. Quando questo processo si sarà concluso, andrà definito il residuo di immobili e pertinenze che rimarranno ancora affidati al DLF di Rimini con la formula del comodato d'uso gratuito.
Se sarà mantenuto quanto promesso, il nostro DLF si vedrà sollevato da tanti oneri, incombenze e responsabilità. Si libereranno forse così notevoli risorse sul piano umano ed economico, che saranno indirizzate a sostegno della missione statutaria, promuovendo convenientemente le attività istituzionali.
Con l'occasione si vuole anche esprimere un modesto parere in merito al piano urbanistico (di cui negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare) predisposto dall'Amministrazione Comunale per riqualificare l'area ferroviaria (stazione, deposito locomotive, dopolavoro ferroviario), segnalando altresì che questo è solo l'ultimo di una lunga serie di progetti ipotizzati negli anni.
Come non ricordare, per quel che concerne l'area DLF, alcuni di quelli che nel tempo si sono susseguiti, poi accantonati: motorizzazione civile, prefettura, cittadella universitaria, palacongressi, pista di atletica... Se questa poi è la volta delle decisioni definitive e irrinunciabili... vedremo.
In prima battuta, come non osservare con non qualche perplessità che questo piano appare non in linea con lo slogan proclamato da più partiti nell'ultima campagna elettorale per le Comunali del 2016: Basta con il consumo di suolo! Qui invece, in evidente e stridente contraddizione, pare che di colate di cemento ne siano previste a profusione, con l'aggravante che si andranno a collocare in zone cittadine di fascia centrale.
Questo in sintesi il disegno annunciato: il Comune acquisirebbe la proprietà, ceduta dalla società FS, di parte delle aree ferroviarie attraverso il baratto del motore immobiliare. La società FS potrebbe così realizzare nella zona a mare cubature di carico urbanistico residenziale (15.000 metri quadri); vi è, però, da rilevare che il PRG ne prevedeva fino a 45.000 di mq. A questi però andranno ad aggiungersi in prospettiva, proprio in area DLF, altri insediamenti immobiliari: CEIS e Uffici Comunali.
Operazione questa che pone interrogativi che valgono non tanto per l'Asilo Svizzero CEIS il cui trasferimento dalla sede attuale è solo da valutare positivamente perché restituirebbe la piena visione dei resti di un insigne monumento artistico di epoca romana, ma per la ventilata plurima realizzazione di immobili in cui concentrare tutti gli uffici comunali per una cubatura notevole? Fra l'altro questo comporterebbe il sacrificio dei campi di calcio e dell'area adibita a parcheggio camper e autoveicoli.
Un'ipotesi quest'ultima che, se attuata, accentuerebbe a dismisura i problemi di un'area già antropizzata che si sviluppa attorno a un'arteria cittadina, via Roma, spesso caoticamente trafficata. Quando poi, a tempo debito, entrerà in vigore la metropolitana di superficie con tutti i passeggeri che dovrebbero transitare giornalmente nella sua fermata terminale, così prossima a via Roma, c'è solo da attendersi un estremo acutizzarsi di questa situazione.
Peraltro non sarà di certo l'ampliamento del piazzale antistante la stazione e l'apertura di un'uscita ferroviaria sussidiaria sul lato mare, in via Monfalcone, utile ma dai limiti rappresentati dalla viabilità che si ritrova con poche strette strade di collegamento e la penuria di spazi di sosta per autoveicoli, ad attenuare la portata del problema.
Questo progetto tuttavia sembra salvaguardare, almeno in parte, la sopravvivenza di gran parte delle strutture presenti al DLF: cinema, campi da tennis, bocciodromo, circolo bar, mensa. Non rimane che monitorare la situazione... e sperare.
Giovanni Vannini