Questo giornale, La Nostra Voce, si appresta a entrare nel ventesimo anno dall'uscita del primo numero: infatti la sua nascita risale al lontano 1 agosto 2000. Un traguardo raggiunto di cui andare fieri perché questo bimestrale si pone, fra tutti i DLF, nella ristrettissima schiera dei sopravvissuti, quattro o al massimo cinque. Altra sua prerogativa è quella di essere l'unica testata superstite, espressione del mondo ferroviario non solo nel Riminese, ma nell'intera Regione.
Un giornale che, fra l'altro, nel corso degli anni ha subito un'evoluzione positiva: migliorando nella veste grafica, passando dalla monocromia a quella a colori, dalle quattro pagine iniziali a sedici, con un contenuto in articoli a volte scritti da validi collaboratori, alcuni dei quali hanno dato alle stampe anche libri.
La percezione che se ne ricava è che il periodico sia in generale gradito ai Soci, forse perché svolge una funzione notevole nel campo della comunicazione, anche se con la diffusione di Internet si è attenuata la portata che poteva avere in passato, perché ora vi è la possibilità di accedere direttamente al sito DLF e su Facebook per acquisire notizie in modo tempestivo. Tuttavia il compito che assolve non si esaurisce nel rendere noto le varie iniziative svolte e messe in campo dal DLF, ma rappresenta anche una tribuna aperta ai contributi più vari, offrendo l'opportunità di dare spazio a chi voglia affrontare, dibattere, esporre problematiche dopolavoristiche, ferroviarie o raccontare esperienze del passato.
In quest'ambito si può altresì rilevare che sue diverse pagine sono occupate dalla sezione turistica DLF, perché individuato come uno strumento particolarmente efficace nel propagandarne le notizie. Per tutto questo il Consiglio Direttivo del DLF riserva da sempre un'attenzione particolare a questa voce di comunicazione, valutandola rilevante per le proprie finalità, non lesinando quindi, nonostante le scarse possibilità economiche, sul budget. Da segnalare che un discreto contributo economico a sostegno del giornale deriva dalla raccolta pubblicitaria, che aiuta ad attenuare la portata della spesa.
Naturalmente quest'organo di stampa potrà avere ancora un avvenire, soprattutto se continuerà la fattiva collaborazione dei Soci ai quali si rivolge un caldo invito a fare pervenire scritti, documenti, notizie e quant'altro possa rivelarsi utile e di comune interesse.
Giovanni Vannini