NOTIZIE PROVENIENTI DAL PASSATO

11 Gennaio 1916 - Seconda incursione aerea su Rimini. Il treno armato respinge l'attacco, colpendo anche un aereo che precipita in mare. Danni alle officine ferroviarie e allo Squero.
1 Gennaio 1918 - A causa dello stato di guerra, le razioni alimentari si riducono per via delle privazioni della guerra.
18 Gennaio 1919 - Don Sturzo fondò il Partito Popolare Italiano, i clericali riminesi aderirono totalmente al programma del nuovo partito e misero in evidenza l'urgente necessità che anche a Rimini si costituisse una sezione del Partito popolare.
15 Gennaio 1920 - Uscirà il primo numero del settimanale anarchico riminese Sorgiamo, diretto da Ciro Musiani. Cesserà le sue pubblicazioni il 13 novembre 1920. Ne erano usciti soltanto 12 numeri.
5 Febbraio 1920 - Viene realizzato un dormitorio pubblico in via Cavalieri che dipense dalla Congregazione di Carità.
10 Gennaio 1946 - L'Assessore Bordoni legge una relazione scritta sulla attività che ha portato a felice conclusione le trattative con il Comitato Svizzero di Soccorso Operaio per la concessione di un baraccato capace di ospitare 200 bimbi. Ha ritenuto doveroso esprimere al Comitato e alla dirigente locale, Signora Margherita Zoebeli la gratitudine della città.
2 Gennaio 1948 - Viene inaugurato il Centro Zavatta ideato per i giovani che non possono seguire le scuole pubbliche. I corsi professionali sono finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro. Nel primo anno erano 3 fasce: Ferraioli, Elettricisti, Stenodattilografi, nel 1959 i corsi erano 13. Nel 1960 si tennero lezioni complementari per apprendisti anche nei paesi limitrofi. In seguito il Centro Zavatta ha ottenuto il riconoscimento giuridico dal Ministero del Lavoro. Il primo direttore fu Raffaele Monticelli.
9 Gennaio 1950 - A Modena la polizia interviene a una manifestazione di lavoratori che protestano contro la chiusura di uno stabilimento, spara e lascia sul terreno sei morti. A Rimini e nei comuni del Circondario, come in tutta Italia, il giorno successivo si svolge una grande manifestazione di protesta. Per l'occasione negozi e i caffè restano chiusi; circa 6000 manifestanti si radunano in piazza Cavour per il comizio; il clima è teso, si verificano scontri con le forze dell'ordine.

La Redazione