Potrebbe iniziare così la storia: c'era una volta in una verde valle dell'alta Irpinia, un ragazzo, figlio di mezzadri, che crescendo alternava di giorno la vita all'aria aperta e la fatica dei campi lavorati con buoi e aratro e la sera sui libri per conseguire il diploma. Ma non è su questo che voglio soffermarmi. Voglio raccontare di come ho vissuto la mia vita, sempre all'insegna del sacrificio, dell'impegno e dell'onestà.
Ho iniziato a lavorare e pagare le tasse a 19 anni, adesso che ne ho 50 di più, devo riconoscere di essere stato fortunato. Appena diplomato sono emigrato in Germania, poi compiuti 26 anni e ottenuto il congedo militare come italiano residente all'estero, sono tornato in Italia perché vincitore di un concorso nelle ferrovie. L'Italia in quegli anni stava attraversando un buon periodo. Per i giovani che avevano voglia di lavorare si aprivano occasioni che oggi sono quasi miraggi. Ho guadagnato il mio stipendio con diligenza e professionalità.
Non ho mai rubato, non ho mai evaso le tasse, non ho mai avuto una multa nemmeno per divieto di sosta, non ho mai chiesto condoni, non ho mai lavorato in nero. Ho cresciuto con sacrifici tre figli. Con 42 anni di lavoro mi sono ampiamente pagato una pensione che d'oro non è. Non ho mai avuto regali da nessuno. Io, come tanti altri, silenziosamente ho vissuto una vita laboriosa e rispettosa delle leggi, e proprio per questo non posso non rammaricarmi nel vedere le condizioni di questa società in cui è forte la delusione per la mancanza di prospettive, per il lavoro che non c'è e in cui la tendenza dei provvedimenti promessi è orientata più all'assistenzialismo che non a pianificare veri interventi.
Interventi per i giovani, affinché la formazione ricevuta non venga spesa presso altri paesi che offrono quelle possibilità che in Italia mancano. Interventi a sostegno di chi è in condizione di vulnerabilità, condizioni in cui la mancanza di politiche di inclusione esasperando le differenze porta inesorabilmente gli elementi più fragili ad azioni devianti. Non si può andare avanti ancora con questo passo! È tempo di risposte concrete!
Pompilio Parzanese