NOMI

Il nome e il cognome non si limitano a identificare ciascuno di noi, ma contengono un pezzo della nostra storia e quella dei nostri ascendenti. Ovviamente il cognome identifica il nucleo famigliare e il nome la persona. Il cognome indica l'originale provenienza del nucleo, infatti vi sono cognomi prettamente meridionali altri settentrionali, toscani, romagnoli ecc.; altri danno indicazioni sulla originale religione professata. Un esempio ne sono i nomi ebraici. Vi sono poi i soprannomi che identificavano le famiglie contadine, generati da alcune caratteristiche o abitudini di alcuni ascendenti, che venivano poi trasmessi alle generazioni successive.

Esempio: penzadura (pancia dura), bastune (bastonato), faltot (fallo tutto), ecc.. I componenti di queste famiglie, venivano indicati nel modo seguente: Pippo ad faltot, Titti ad faltot, Fernando ad penzadura, ecc. dimenticando il cognome originale. Ogni nome poi ha la sua storia. Per esempio: Io mi chiamo Filippo, ma il mio vero nome è Filippo Primo (e mi chiamano Pippo) e ne spiego il motivo: Filippo (nome raro a quei tempi) perché il proprietario del castello del quale mio padre era il custode aveva questo nome, che piacque ai miei; Primo perché era il nome di mio nonno paterno. Il nonno materno, si chiamava Secondo, nome dato a mio fratello (vi era l'abitudine di rinnovare il nome dei nonni).

Mio zio materno si chiamava Primo (primo nato). Purtroppo è morto giovane e mio cugino materno ne ha rinnovato il nome. Due miei zii paterni, Quarto e Quinto (in base all'ordine di nascita). Come si nota, la fantasia era poca perché i figli erano tanti! Vi sono poi i nomi che si rispecchiano nel credo religioso: Emanuele, Matteo, Maria, Anna, Giuseppe ecc. Altri, in base all'orientamento politico: Marxino, Juri, Natascia, Tatiana, poi Benito, Adolfo, Vittoria ecc. Altri in base all'eccentricità dei genitori (la Romagna è nota per i nomi strani), esempio: Roblendo, Rampollo, Antide, Evole ecc. Ma a mio parere quello più impegnativo è Antavleva (non ti volevo). Pensate con tali nomi quante ironie da bambini e da adulti! Potevano determinare anche complessi e modifiche comportamentali.

Filippo Vannini