Al ristorante, al bar, si va a pranzare, cenare, bere un caffè un aperitivo. A volte si è di fretta, altre volte un po' meno. Si entra, si cerca un posto libero, si consuma, si conversa se si è in compagnia e alla fine si paga e si esce. A volte, però, al momento di saldare il conto ci si accorge che il portafogli o la borsa sono spariti. Allora lo sguardo diventa smarrito, si cerca di fare mente locale e di pensare se, al momento dell'ingresso nel locale eravamo in possesso per davvero del borsellino o della borsetta; di quell'oggetto insomma, che adesso non c'è più.
Qualcuno pensa di aver magari lasciato in macchina ciò che è scomparso, ma alla fine occorre rassegnarsi. Si comincia a pensare a presenze sospette, ad avventori che avventori non erano. Il tutto finisce con la denuncia in polizia e con la speranza che i malviventi entrati in azione, prima o poi finiscano nella rete della polizia. E a volte la speranza diventa realtà. È notizia di questi giorni che gli agenti hanno bloccato due persone, presunti autori di alcuni colpi messi a segno in bar e ristoranti. Gli investigatori hanno accertato che i due avevano anche tentato di effettuare prelievi di denaro con le carte di credito che erano finite nel loro bottino. L'inchiesta continua e forse si arricchirà di nuovi interessanti particolari.
Nel comunicare gli arresti la polizia fornisce spesso preziosi consigli, che possono sembrare datati ma che, purtroppo, sono sempre di attualità. Per evitare i furti con destrezza occorre essere prudenti, non disattenti; muoversi con piccole somme di danaro. Occhio pure agli oggetti di valore. La lista è lunga ed è quasi sempre la medesima che si legge in occasione di questi appelli. Qualcuno potrà dire: lo sappiamo. Basta dare uno sguardo in rete, a quanto registrato da alcune telecamere di sicurezza in determinati spazi (circa i furti con destrezza) per rendersi conto che certi consigli non si ripetono mai abbastanza. Si vedono, infatti, entrare in azione veri e propri professionisti dei furti in grado di mettere a segno colpi in pochi secondi.
Duilio Ganzaroli