IL BAGNO AL MARE

La nonna, a me e a mia cugina che avevamo la stessa età, otto anni, ci regalò un costume da mare intero a righe orizzontali bianche e rosse. Noi andavamo al mare vicino alla colonia A. DE ORCHI, dove tutte le estati, negli anni sessanta, arrivavano molti bambini. Erano talmente tanti che, per fare il bagno, facevano i turni. Avevano i costumi tutti uguali (come una divisa) e quell'anno proprio identico al nostro.

Non abbiamo passato una bella estate, perché eravamo preoccupate che ci scambiassero per bambine della colonia. Con mia cugina eravamo al mare tutti i giorni senza i genitori, ma in compagnia di amiche della nostra età. Una grossa corda delimitava l'area di spiaggia della colonia; i sorveglianti erano molto severi e non volevano si oltrepassasse il confine. Tante volte ci fermavamo a guardare quei bambini e loro noi. Così, ci siamo convinte che andare in vacanza in una colonia non era bello affatto. Nel nostro piccolo avevamo già chiaro il concetto di libertà.

Ritornando al discorso dei costumi uguali, il pericolo più grosso era quando andavamo a fare il bagno, lì non c'era la corda che delimitava il confine. L'unica soluzione era per noi stare distanti dal gruppo della colonia.

Lucia Casadei Della Chiesa