Tutto è iniziato quando nel settembre del 1975 ho conosciuto Loris Viroli, il cugino di mia moglie, grandissimo atleta, vincitore di tante gare in Romagna e recordman italiano della 100 km in pista tempo 6 h 51'. Mi chiese se avevo mai partecipato a una corsa podistica, gli risposi che l'unico sport che praticavo era il calcio. Mi invitò a partecipare a una corsa di 10 km che organizzava lui domenica 14 settembre a Bagnile di Cesena, con ricchi premi ai competitivi e alle società più numerose.
Non gli diedi subito una conferma della mia partecipazione, gli dissi che ci avrei pensato, ritenendo di non avere una preparazione adeguata a questo nuovo sport. Il giorno successivo mi recai nel bar che frequentavo e chiesi ad alcuni ragazzi se erano interessati a partecipare con me a questa corsa podistica. Tre di loro accettarono con entusiasmo, così decidemmo di iniziare a fare allenamenti in previsione della gara.
Mi recai quindi in un negozio sportivo per comprare un paio di scarpe. Non esistendo a quei tempi scarpe specifiche per la corsa, fui attratto da un paio di scarpe da ginnastica con la tomaia di colore rosso. La domenica mattina, giorno della gara partimmo con destinazione Bagnile. A sorpresa si aggiunse mio padre, 56 anni, così ci iscrivemmo in cinque e come società mettemmo il nome del bar che frequentavamo. Prima della partenza facemmo una foto in ricordo della manifestazione.
Trovammo un gruppo numeroso di partecipanti, circa 500, considerato che erano le prime corse che avvenivano alla domenica, con atleti di livello (alcuni nazionali) provenienti da altre provincie e regioni. Mi recai alla linea di partenza in anticipo per poter partire nelle prime posizioni. Alle 9.30 venne dato il via alla gara e io scattai subito e mi portai da solo in testa al gruppo. Uno del gruppo degli inseguitori esclamò: Andiamo a prenderlo! ma uno vicino a lui, notando le mie scarpe, commentò rivolgendosi agli altri: Lasciamolo andare, tanto con quelle scarpe rosse non andrà molto lontano.
Purtroppo le previsioni di quell'atleta si avverarono e dopo due chilometri mi fermai per riprendere fiato, e solo dopo alcuni minuti ripartii con grande fatica, arrivando 170°, alcuni minuti dopo con mia grande sorpresa giunse mio padre 325°, e solo nelle ultime posizioni arrivarono i miei amici.
Anche se stanchi ritornammo a casa soddisfatti delle nostre prestazioni e a ricordo della manifestazione venne consegnata una statuetta di bronzo rappresentante un atleta in corsa con inciso il numero di arrivo. Quell'esperienza mi è servita in seguito, quando ho cominciato a partecipare ad altre corse, gestendo meglio le mie forze, inizialmente con gare brevi, e poi successivamente aumentando le distanze fino a partecipare alle maratone di cui 33 concluse in tutta Italia. Sono passati ormai 43 anni da quel giorno, ma il ricordo della mia prima gara è rimasto indelebile nel mio cuore.
Con l'arrivo del Natale e del Nuovo Anno il Gruppo Podistico porge a tutti i migliori Auguri di Buone Feste!
Marino Masini
