NOTIZIE PROVENIENTI DAL PASSATO

1901 Agli inizi del secolo, a Rimini, gran parte della popolazione era concentrata entro le mura cittadine dove erano ubicate la maggior parte delle attività commerciali e artigianali. In merito alle attività lavorative esisteva una ricca elencazione di mestieri, oggi ormai scomparsi: sellai, accuditori di fanali, bottai e mastellai, calderai, calafati, vagliatori, conciaioli, cocchieri, panierai e bigliarderi.
9 Maggio 1901 Dal censimento del 1901 risulta che a Rimini la popolazione ammonta a 36.487 unità, con un rapporto tra la popolazione maschile e femminile che vede il numero dei maschi superare quello delle femmine con un indice di mascolinità di 102 uomini ogni 100 donne. Il numero di famiglie è di 7.499 e tutte dimorano in abitazioni che non superano il terzo piano. Le persone più anziane sono due uomini e una donna, rispettivamente di 97 - 95 e 96 anni.
1 Novembre 1908 Viene inaugurata la nuova stazione ferroviaria. È stata progettata dall'arch. U. Dini e costruita dall'impresa Mussoni di Rimini.
9 Maggio 1921 Viene eliminata la separazione che esisteva fra uomini e donne sulla spiaggia. Per altro, solo all'inizio del secolo i costumi femminili si erano trasformati e il classico e accollato camicione si era ridotto a una blusa leggera, senza maniche, con i calzoncini fissati sotto il ginocchio: si gridò allo scandalo.
5 Novembre 1943 A causa dei ricorrenti bombardamenti i Riminesi fuggono in massa. Il commissario prefettizio Eugenio Bianchini scrive al capo della Provincia di Forlì segnalando l'esodo della popolazione. Migliaia di persone sfollano. Parte ha saturato le campagne di Rimini e i Comuni di Verucchio e Santarcangelo: la valle del Marecchia è pure satura; gli altri Comuni della Provincia fanno conoscere di non poter ricevere sfollati: Forlì li rifiuta mentre i Comuni litoranei sono sotto la preoccupazione di un'eventuale evacuazione almeno parziale.
26 Agosto 1945 Rimini, assieme a Montecassino, è la città più massacrata d'Italia durante la II Guerra Mondiale. Le distruzioni belliche riguardano sia il centro abitato che le zone litoranee. Alla fine del conflitto si rileva che i fabbricati totalmente distrutti sono stati 4.206, quelli gravemente danneggiati 3.170 e quelli lievemente 2.010. I bunker e gli apprestamenti antisbarco hanno completamente trasformato il paesaggio della Marina. La zona più colpita è quella del nucleo urbano che contava nel 1943 una popolazione di 33.000 abitanti su un totale di 71.949 residenti nel Comune di Rimini.
8 Novembre 1948 Viene eletto sindaco di Rimini Walter Ceccaroni, nato a Cesena nel 1921, che succede a Cesare Bianchini. Rimarrà alla guida della città quasi ininterrottamente fino al luglio 1970 e il suo nome è legato alla ricostruzione della città.
27 Agosto 1955 Trecento quintali di tonno pescato in una sola notte dall'imbarcazione Etruria di Monfalcone, addetta alla tonnara, e da due pescherecci del compartimento di Rimini. Gran traffico di autocarri al porto canale di Rimini.

La Redazione