LA FORZA DEI NUMERI

È con sommo piacere che vi presentiamo i dati nazionali relativi al tesseramento per l'anno 2016, così come appaiono nel sito della Sede Centrale DLF.
Nella tabella qui esposta sono elencate soltanto le prime 10 associazioni territoriali comprese in graduatoria.

Questi dati sono stati stralciati dal sito nazionale e presenti nella tabella dalla quale si evince, confrontandola con l'analoga dell'anno precedente, che il DLF Rimini per numero di iscritti è passato dalla VIII alla VII posizione su un totale di 104 associazioni territoriali. Un risultato di rilievo di cui andare fieri e che sarà certo riconfermato per l'anno 2017. In base agli elementi per ora disponibili, in un panorama che salvo poche eccezioni manifesta arretramento, si può già affermare senza tema di smentita che in questa importante classifica per il 2017 si avrà una probabile ulteriore scalata di posizioni.

Abbiamo definito la meta raggiunta importante perché è tale almeno in previsioni degli eventi futuri. Si suppone infatti che presto ci siano le elezioni riguardanti il rinnovo degli organi direttivi territoriali e nazionali (sono ormai passati dieci anni dall'ultimo appuntamento elettorale invece dei quattro stabiliti dallo Statuto DLF). In questo caso, a livello nazionale, la forza dei numeri (tesserati) peserà e il nostro DLF potrà così avere titolo alla rappresentanza.

In questa prospettiva alla nostra associazione non dovrebbe più sfuggire l'ingresso di almeno un delegato al Consiglio Nazionale DLF (composto da 45 membri). Ciò è stata finora prerogativa esclusiva del solo DLF del capoluogo di Regione (con 3 rappresentanti). Per noi sarebbe una conquista farne parte poiché sappiamo che questo è il luogo deputato a tessere il filo della politica del DLF; in quella stanza dei bottoni si potranno tutelare gli interessi regionali e per riflesso anche quelli della nostra associazione.

Peraltro come non auspicare una simile novità quando, nell'ultimo decennio, dei delegati regionali eletti nel Consiglio Nazionale, che ci avrebbero dovuto rappresentare, si sono da subito perse le tracce e mai si sono visti o fatti sentire. Un modo deplorevole nell'esercitare un mandato.

Giovanni Vannini