UN NIDO RUSPANTE

Il socio Virginio Cupioli (Tonino), Classe 1926, pensionato FS, gi' Capo Stazione Superiore, in questo suo racconto si sofferma su un episodio accaduto durante la sua adolescenza.

In via Lagomaggio, che percorrevo giornalmente a piedi per recarmi a scuola, davanti al podere del contadino Mundein, al di l' del fosso, nel boschetto a forma di siepe, un giorno mentre transitavo udii una gallina cantare: era il canto specifico dell'avvenuta deposizione dell'uovo. Guardai tra l'erba secca e vidi un nido ricolmo di uova. Le raccolsi e le portai a casa; giornalmente poi, senza farmi vedere dai compagni, prelevavo quelle deposte avendo cura di lasciare un uovo (detto endice, in dialetto eng) per non interrompere l'abitudine delle galline di deporre in quel luogo.

Evidentemente il numeroso pollame lasciato in libertà si era abituato a quel nido fuori del pollaio. Accadeva spesso, nelle libere campagne, che le galline avessero più luoghi; era importante la prima deposizione, poi le altre seguivano. Pur sapendo che l'azione non era ortodossa, non avevo remore e pensavo: è nel boschetto, sulla strada.

Virginio Cupioli