IL CANE CON ORECCHIO FINO

Qualche giorno fa, con mio fratello, ricordavamo i tempi della nostra infanzia. Tra le altre cose mi ha ricordato un fatto simpatico che voglio riportare. Avevo undici o dodici anni ed ero alle prime armi nello studio del clarinetto. Per chi non conosce questo strumento, la prima difficoltà che si incontra sta nell'emissione delle note. Vi è un passaggio particolarmente difficile che è quello tra il La e il Si della seconda ottava. Per eseguire quel Si, occorre l'intervento contemporaneo di tutte le dita. Se il passaggio non viene eseguito perfettamente, lo strumento emette un fischio sgradevole.

Alle prime armi, per prendere confidenza soprattutto con quel passaggio, occorre ripeterlo all'infinito con immancabili fischi. Si dirà: cosa c'entra Ruby (il cane)? Ogni volta che io emettevo quel fischio sgradevole, ed erano tanti e ripetuti, lui, poverino, ululava. Pensate un po' per mio fratello e i miei genitori, che sinfonia tra fischi e ululati! In seguito, quando riuscivo a emettere decentemente le note e subentrarono gli esercizi, Ruby ugualmente poco gradiva, ma dimostrava di accettarli un po' meglio. Questo era Ruby, il nostro cane musicista con orecchio fino!

PS. Forse molti non sanno che il clarino e il clarinetto sono due strumenti diversi. Il clarino è un ottone, una specie di lunga tromba, il clarinetto è un legno che tutti conoscono. (per ottoni e legni, si intendono due famiglie di strumenti).

Filippo Vannini