A rendere gradevole l'atmosfera contribuisce il sottofondo musicale appena percettibile. È un ristorante bar di una delle nostre città. Non siamo in molti. Ad uno dei tavoli, siedono, una di fronte all'altra, due persone. Fra loro, due bicchieri grandi di acqua minerale. L'età parrebbe attorno agli ottanta. Forse non ancora. Per come si osservano, per le fedi nuziali che portano, non v'è dubbio: sono marito e moglie.
Io e loro siamo qui da oltre un'ora. Uno spazio di tempo durante il quale non si sono detti nulla, manco una parola. Non fanno altro che stare seduti, fermi. Di tanto in tanto un sorso di acqua minerale. Il loro volto è sereno, lo sguardo limpido. Accostate alle gambe del tavolo alcune borse, a dire che sono di ritorno dalle compere. Qualcosa di natalizio ci sarà dentro di certo. Staranno pensando alla loro lunga vita, alle cose fatte o rimaste in sospeso? Ai momenti lieti? A quelli che non lo furono? Penseranno ai figli, ai nipoti, ai pronipoti oppure non penseranno affatto?
Suscita un non so che vederli così tranquilli, in silenzio quando fuori tutto è frenesia, rumore, un rincorrere l'irraggiungibile, uno scambiarsi comunicati, messaggi, notizie. Quante cose si saranno detti lungo il comune cammino di vita! Adesso le parole non sembrano più indispensabili, basta essere lì, assieme. A parlare è il silenzio. Il silenzio sa leggere nel pensiero e quanto legge, lo sa trasmettere.
Duilio Ganzaroli