CORSICA E SARDEGNA, MES AMOURS
Gita DLF 14-19 giugno 2016

Levataccia, partenza non proprio di giorno
per arrivare in tempo al porto di Livorno.
Imbarco e navigazione alla volta di Bastia
con mare mosso e, per il rollio, scarsa allegria.

Finalmente si approda e, al seguito di Rosanna
su per la scalinata tutti ci si affanna;
terra nova, terra vecchia, cittadella
si cammina su e giù per la città alla chetichella.

Si giunge verso sera a destinazione
e ci si accosta al desco con soddisfazione.
Si parte presto dopo colazione a Corte pervenendo
nel borgo antico salendo e discendendo.

Si ammira la mirabile fortezza
che, vista dal belvedere, è una vera bellezza.
Il paese è piccolo ma assai caratteristico
con scalette e vicoli dall'aspetto artistico.

Attraverso boschi, montagne e picchi,
di pini, arbusti e castagni oltremodo ricchi,
si arriva ad Ajaccio per la nottata
dopo una lunga ma soddisfacente giornata.

Una visita alla città, patria di Napoleone,
della cui testimonianza si ha ampia visione.
La sosta per il pranzo è in agriturismo a Sartene
dove si mangia genuino e si beve bene.

Lesti e svelti sul pullman si risale
per arrivare a Bonifacio in modo puntuale.
Un trenino ci porta su in alto
dove lo sguardo abbraccia tutto quanto.

Che meraviglia le falesie tutte bianche e la cattedrale
col suo campanile che verso il cielo sale!
I vicoli rigurgitano di tanta gente
che ovunque si riversa come niente.

Che incanto il golfo bello, bello
azzurro, trasparente tal che sembra un gioiello.
Ma è già l'ora della prossima tappa
per non perdere il traghetto che a santa Teresa di Gallura attracca.

L'elegante hotel ci attende per l'abbuffata
con la sala immensa vivacemente affollata.
Passeggiata notturna e via a letto
per prepararci al domani con diletto.

Per Palau si parte con gran lena,
si deve raggiungere l'isola della Maddalena,
attraversare il passaggio artificiale
che a Caprera ci permette di arrivare.

L'isola accoglie parco, casa, stalla e spoglie di Garibaldi,
e i cimeli che lo ricordano si osservano con tutti i riguardi.
Si torna poi alla Maddalena
per consumare il pranzo di pesce a bocca piena.

Ci attende poi alla terraferma il ritorno
con meta Porto Cervo e le zone mirabili tutte attorno.
Ville, negozi lussuosi, aiuole fiorite
ordine, eleganza e pulizia qui sono cose gradite.

Si torna all'albergo Blu in tarda serata
dove ci aspetta ormai l'ultima mangiata.
La vacanza sta per terminare
ma ad Orgosolo con i pastori ci si ferma a pranzare.

Salsiccia, salame, formaggio, carasau, vino,
pecora, porceddu in un contesto davvero divino,
tempo splendido, animali, natura incontaminata
creano per i turisti un'atmosfera incantata.

Il grande Vannini ci concede un'ultima sosta non prevista
per offrirci dei murales una gradevole vista.
Sulla nave si passa la nottata
e si sbarca un po' malinconici nella mattinata.

A Livorno (pioggia a dirotto) siamo nuovamente
per dirigerci a Prato velocemente.
Si va di buon passo alla cattedrale
per un tuffo nell'arte rinascimentale.

Chiese, palazzi, case storiche e opere a profusione
fan volare presto le quattro ore a disposizione.
Si chiude con un pasto luculliano
da gustare con piacere piano piano.

Si torna verso casa, è finita
Daniele ci riporta fra poco alla solita vita.
Un ringraziamento a tutta la compagnia,
rivelatasi allegra, piacevole e di grande simpatia.

A Giovanni un ringraziamento particolare
che allettanti proposte di viaggio è solito presentare;
e lo invitiamo con calore a preparare
un nuovo itinerario a cui partecipare.

Rita Cupioli
Marilena Borrello