Com'è noto, in poco più di vent'anni gli organici ferroviari hanno subito una drastica riduzione, passando gradualmente da 200.000 unità ai circa 60.000 attuali. Questo processo ha avuto pesanti ricadute anche sul DLF (poiché di norma per i ferrovieri, una volta in quiescenza, si assiste al fenomeno della cosiddetta diaspora, per cui solo una parte minoritaria di essi tende a conservare un qualche legame in ambito ferroviario).
Per il DLF poi, a questo fattore sfavorevole se ne sono sommati altri di più notevole portata. L'involuzione è stata determinata dai provvedimenti attuati dalla casa madre (il Gruppo FS) che hanno prodotto il taglio o l'abolizione di tante facilitazioni in precedenza godute (franchigia di parte delle utenze, distacchi di personale ferroviario al DLF, rateizzazione di spese su iniziative DLF con trattenute a ruolo, ecc.), ma soprattutto ha gravato il passaggio per gli immobili in affidamento dalla formula del comodato d'uso gratuito al pagamento di un oneroso affitto. Tale cambiamento ha spiazzato il DLF con conseguenti rilevanti ripercussioni sul piano economico e, per riflesso, sulla portata e il numero delle attività.
Si può desumere questa evoluzione negativa esaminando i dati del tesseramento, sui quali può avere influito anche l'aumento, nell'arco di tempo considerato, del costo tessera stabilito dalla Sede Centrale, ma a mio avviso in modo molto marginale e non incisivo.
Al riguardo si segnalano per un raffronto quelli del DLF di Rimini e quelli del colosso regionale, cioè il DLF di Bologna (il secondo per importanza dopo quello della capitale, che conta a tutt'oggi numerosi impianti sportivi, ricreativi, della ristorazione, con strutture ricettive in montagna (Plan di Val Gardena) e al mare (Senigallia) e che ha sotto la sua giurisdizione quattro Circoli satellitari (Porretta Terme, Imola, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore). Il DLF di Rimini contava, fino a una decina di anni fa, un Circolo: quello di Cesena, poi chiuso.
DLF Bologna
anno 1997 Soci iscritti: Ferrovieri 4.222 - Pensionati FS 1.960 - Frequentatori 7.305 Totale = 13.487
anno 2015 Soci iscritti: Ferrovieri 2.081 - Pensionati FS 401 - Frequentatori 1.247 Totale = 3.729
DLF Rimini
anno 1997 Soci iscritti: Ferrovieri 1.091 - Pensionati FS 576 - Frequentatori 2.705 Totale = 4.372
anno 2015 Soci iscritti: Ferrovieri 538 - Pensionati FS 783 - Frequentatori 1.093 Totale = 2.414
Questi dati sono indicativi di una crisi di adesioni che ha colpito, sia pure in modo diverso, tutti i DLF in Italia. C'è tuttavia una differenza sostanziale: nell'ultimo quinquennio il nostro Dopolavoro, nel contesto dei DLF, ha acquisito risultati tendenti alla ripresa, tanto da essere considerato una sorta di mosca bianca. In merito si rileva che nel solo anno 2015 i tesserati sono stati ben 336 in più rispetto al 2014. Se ciò non bastasse, quest'anno nel mese di maggio si sono già raggiunti e largamente superati i brillanti risultati conseguiti nell'anno precedente. Tutto lascia presagire che questo sia il presupposto per un nuovo lusinghiero balzo in avanti.
C'è anche da ritenere che questo sia uno dei motivi per cui nel sito nazionale il nostro DLF è compreso nella ristretta cerchia di quelli citati come virtuosi (8 su 110).
Nulla però viene dal nulla; questi risultati, di cui con orgoglio ci si fregia, sono il frutto della molteplice gamma di servizi e iniziative che il nostro DLF è in grado di offrire ai Soci in settori quali: rilascio delle autorizzazioni al parcheggio auto in sede, concessioni di viaggio, convenzioni, turismo, cinema, ecc.
È questo indubbiamente un segno di efficienza del nostro DLF che deve tanto a quei volontari che, con passione e sagacia, prestano regolarmente il loro impegno e che si riconoscono pertanto nelle finalità e nei valori espressi dallo Statuto dell'Associazione.
Giovanni Vannini