I PARCHEGGI IN AREE DLF

Al Dopolavoro Ferroviario, le aree scoperte ricevute in locazione dal Gruppo FS (poco meno di 50.000 mq) sono state nel tempo gradualmente trasformate, per almeno un terzo, sotto la costante e assillante pressione esercitata dai soci e dall'Autorità Pubblica, in parcheggi per autoveicoli. Questi spazi hanno finito per assumere un ruolo rilevante per la nostra Associazione sia per il ritorno in termini economici che per il servizio reso ai numerosi soci che ne usufruiscono; inoltre concorrono per riflesso a infoltire le adesioni al DLF.

Oggi una ben delimitata linea di demarcazione separa l'area gestita direttamente dal DLF, valida per i soli soci autorizzati (posta a nord del piazzale del Cinema Settebello), da quella che si trova a sud, molto più ampia, adibita a parcheggio a pagamento a uso pubblico, dove trovano spazio, oltre alle auto, pullman e camper (in città, per questi ultimi, è l'unico parcheggio ufficiale attrezzato per la loro sosta).

Per la posizione strategica che occupano, questi spazi svolgono una funzione di primo piano al fine di attenuare il persistente problema parcheggi nel centro storico e nella zona mare durante l'estate, e diventano poi addirittura essenziali in funzione dello svolgimento dei limitrofi mercati infrasettimanali da quando questi sono stati recentemente trasferiti in zona.

La vocazione assunta dalle aree DLF scoperte a impiantistica sportiva (bocce, campi da tennis e di calcio) e, per l'appunto, a parcheggi auto, frammiste e coronate da verde (siepi e giardini), dovrebbero essere considerate da chi ci tiene al bene comune come oramai uno stato di fatto irreversibile.

Tutto questo però mal si coniuga con le ricorrenti notizie che appaiono sulla stampa locale che, non si sa con quale costrutto, paventano per le aree DLF i più improbabili progetti, a volte contraddittori, di destinazione d'uso. Su questo tema sarebbe bene però che l'Amministrazione Comunale facesse chiarezza scoprendo una volta per tutte le sue carte, perché è noto da tempo il desiderio da parte sua di acquisire le aree DLF.

In questo però si è facili profeti nell'affermare che le trattative in atto da anni (e che languono) fra Gruppo FS e Amministrazione Comunale non hanno bisogno di sole chiacchiere per sbloccarsi, ma di fatti concreti. In ogni caso se prima o poi ciò si verificasse, c'è stato più volte assicurato, anche per iscritto, che il DLF resterà presente nel luogo della sua fondazione.
Pertanto, incrociando le dita, non rimane che augurare lunga e prospera vita alla nostra Associazione.

Giovanni Vannini