LA PARCELLA

Accadeva un secolo fa: Mario Macina a quei tempi ferroviere e giovane dirigente socialista, in questo breve aneddoto ricorda un iroso e curioso personaggio.

Più che col nome di battesimo era conosciuto con lo pseudonimo di Luzi. Politicamente diceva di essere anarchico, ma non era in buoni rapporti con i suoi compagni di partito per il suo carattere violento e litigioso. In una rissa minacciò alcuni agenti di polizia (così evidenziava la denuncia inviata alla Questura) con una rivoltella che lasciò poi cadere per non aggravare la sua posizione.

Venne arrestato e processato per porto abusivo di arma e per minaccia a mano armata. Lo difese l'on. Bentini il quale sostenne che la rivoltella non poteva essere di Luzi perché, data la sua natura, non avrebbe esitato ad adoperarla contro chiunque. Venne assolto per insufficienza di prove.

Qualche tempo dopo, l'on. Bentini mandò a Luzi la parcella comprendente le sole spese sostenute, ma ebbe la seguente risposta: La ringrazio, Avvocato, per avermi così ben difeso e devo a Lei l'assoluzione per la grave imputazione. In quanto al rimborso spese, tenga presente che se Lei è un socialista, io sono un anarchico, e l'anarchia ha, come postulato, l'abolizione della moneta. Quindi siamo pari e patta. Dopo un discorso di questo genere, fatto da un tipo come Luzi, l'on. Bentini ritenne opportuno archiviare la pratica.

La Redazione