INFLUENZE ANARCHICHE

Agli inizi del secolo scorso la presenza organizzativa degli anarchici a Rimini era notevole. Elemento questo che portava i loro massimi dirigenti nazionali a essere spesso presenti con dibattiti, conferenze, riunioni. Mario Macina, a quei tempi ferroviere e giovane dirigente socialista, in questo breve racconto ci riferisce come le loro idee fossero guardate con simpatia anche da alcuni strati della borghesia.

Nel caldo clima politico di quegli anni venne annunciata una conferenza dell'anarchico Pietro Gori, personalità eminente nel campo letterario, compositore e oratore affascinante. La conferenza si tenne nel teatro Vittorio Emanuele (oggi Amintore Galli) con l'intervento di numeroso pubblico, compresi molti elementi della borghesia locale. Fu un successo clamoroso e l'oratore non ebbe solo gli applausi dei suoi compagni di partito, ma di tutti i presenti.

Le cronache del tempo riferirono che la Contessa Adriana Battaglini, stringendo la mano a Gori, gli disse: Avvocato, ma se questa è l'anarchia, sono anarchica pure io. Lo pregò di accettare un invito a pranzo. L'invito venne accettato con grande scandalo degli anarchici presenti i quali dicevano che con la borghesia non si doveva avere nessun contatto né sul piano politico e nemmeno su quello umano. Alle proteste dei suoi compagni Gori rispose: Anche Gesù andava in mezzo ai farisei per ricondurli sulla buona strada.

La Redazione