UNO SCONTRO AL LATTE

Il socio Virginio Cupioli (Tonino), classe 1926, pensionato FS, ricorda aspetti di vita della sua gioventù che gli sono rimasti impressi nella memoria, in questo caso un incidente stradale.

Da via Fogazzaro dove abitavo dovevo recarmi nella zona mare per una commissione; avevo inforcato una vecchia bicicletta da adulto e, pedalando in modo sbilenco con la gamba destra sotto la canna, in via Lagomaggio alla curva a destra (corrispondente all'attuale via Cagnacci), mi scontrai con una lattaia avente due gamelle piene di latte pendenti dal manubrio della bicicletta.

Entrambi pedalavamo di gran lena ed entrambi cademmo sui rovi spinosi. Fummo aiutati a rialzarci dall'ortolano Sterina. Entrambi eravamo bagnati del latte fuoriuscito dalle gamelle.

Mi ero punto in ogni parte del corpo perché portavo i calzoncini corti e una maglietta e avevo preso una gran botta al piede destro. La lattaia, che era più coperta, aveva subito meno danni, ma si lamentava assai, soprattutto perché aveva perduto il latte.

Senza alcun dubbio la colpa dell'incidente era della lattaia che percorreva la sinistra anziché la destra in curva e senza visibilità. Tornai a casa a piedi perché la bicicletta era storta e le ruote non giravano; fui lavato dal latte, disinfettato con l'alcol e occorsero una decina di giorni per la guarigione. Fatali furono la curva, la siepe alta e l'andare contromano.

Virginio Cupioli