Siam partiti di buon ora per Tropea città antica e di buona nomea.
Dopo lunga permanenza in autostrada siam giunti alla meta senza che nulla accada.
Nel tragitto è stata proposta una divertente tombola ed ogni vincitore se la ride e gongola.
E che dire dei graziosi canti la cui esecuzione ha impegnato i partecipanti?
All'hotel quattro stelle Santa Lucia abbiamo scoperto un'oasi di poesia,
sito nell'amena e verde Parghelia dove col core in mano tornar vurria.
Alla volta di Reggio ci avviamo ed alla vista dei bronzi sbianchiamo.
Il mitico sub Stefano Mariottini pescò statue al posto di pesciolini.
Ci beiamo dei superbi Anfiarao e Tideo che dal loro antisismico piedistallo ci fanno marameo.
Pieni d'incanto saliamo sul traghetto ed in un battibaleno passiamo lo stretto.
Con appetito ed entusiasmo scendiamo da Caronte dirette al Paradiso per l'insalata di polpo pronte.
Ma a tavola ci aspetta una sorpresa: prosciutto, verdura, formaggio e fesa.
Fortunatamente con cannoli e fragoline ci si rifà tosto la bocca fine.
Due gocce di pioggia proprio all'imbarco ci ostacolano alle Eolie un felice sbarco.
E per l'appunto al porto di Milazzo (ed evitando la rima scontata) il tempo ha fatto il pazzo.
Attracchiamo entusiasti all'isola di Vulcano brulla, verde e dall'aspetto strano.
Al village Mari del sud arriviamo e dopo un intricato labirinto la camera conquistiamo.
Abbiamo sniffato piacevolmente zolfo fin dal nostro approdo all'ameno golfo.
All'isola di Lipari l'escursione ha rapito tutta la nostra attenzione:
vicoli, duomo, museo e scorci insieme a tombe, reperti, gioielli ed orci.
Rifocillati ripartiamo alla volta di Salina tra i cui vicoli facciamo una salutare capatina.
Al ritorno ammiriamo grotte, faraglioni, scogli e calette dove l'immaginazione proietta forme perfette.
Per conquistare la cima di Vulcano i più coraggiosi si sono avventurati per la salita sfiniti ma orgogliosi.
Persino il capogruppo, esaurito tutto il fiato al ritorno sul letto, distrutto si è catapultato.
Panarea abbiam raggiunto per il pranzo divorando involtini e polpette di manzo.
Risaliti sul battello arriviamo a Stromboli dove una ripida erta per poco ci fa fare capitomboli.
Cena a bordo e grigliata perché ci aspetta una mitica nottata: dalla grande bocca del vulcano
fuoriesce del fumo assai strano e, dopo tanta lunga attesa, l'esplosione,
che fa impazzire i gitanti per l'emozione.
Si lasciano le Eolie ahinoi ma ci resta ancora una tappa da fare poi. Passaggio veloce, ma di lunga durata
per trascorrere distrutti a Scalea, la nottata.
Come ultima tappa le Tavole Palatine a Metaponto e con queste si chiude della gita il conto.
Un grazie a Davide che con Ambrogio, pullman super attrezzato ha riportato a casa il bel gruppo in ottimo stato.
Per ringraziarti, caro Vannini, ti regaleremo un piedistallo così potrai ancora per anni fare il maresciallo.
(Isole Eolie 30 Maggio - 4 Giugno)
Germana Stacchini
Rita Cupioli