DIFESA IN CASA PROPRIA

Immaginatevi di essere a casa con la vostra famiglia e di trovarvi di fronte a uno o due sconosciuti, magari armati di coltello o di pistola, penetrati nella vostra abitazione dopo avere scassinato una finestra o forzato una serratura. Voi non sapete se questi individui sono entrati solo per rubare o se hanno intenzioni peggiori. Sapete solo che di certo non è brava gente e non ha buone intenzioni.

Quale sarebbe la vostra reazione? Nessuno è in grado di saperlo in anticipo. La maggior parte delle persone normali sarebbe paralizzata dalla paura e non reagirebbe. Qualcuno probabilmente si metterebbe a urlare. Ma forse voi vi trasformereste in un leone e difendereste la vostra incolumità e quella dei vostri famigliari ricorrendo alla violenza, magari usando i pugni o un bastone o un coltello o una pistola.

Nella baraonda che ne seguirebbe qualcuno potrebbe lasciarci le penne e uscire dallo scontro morto o ferito. Forse proprio voi, o forse uno dei malviventi. In quest'ultimo caso per voi - anche se di fronte all'opinione pubblica sareste un eroe - inizierebbe una vera odissea, perché da vittima vi trovereste in un battibaleno a sedere sul banco degli imputati.

Infatti l'impunità automatica non esiste in casi del genere. Se non volete rischiare di finire in prigione e dover pagare i danni provocati ai vostri aggressori, dovrete dimostrare al giudice che la vostra reazione è stata adeguata alle circostanze e che se avete ecceduto i limiti della legittima difesa lo avete fatto per scusabile eccitazione o sbigottimento.
Vi sembra giusto?

Duilio Ganzaroli