PENNELLO IN MANO A CHI SPORCA

Durante una breve vacanza all'estero ho avuto occasione di partecipare a una conferenza dal titolo: Sprayer, repressione e prevenzione. Le scritte vandaliche apparse recentemente sui muri della nostra città fanno tornare d'attualità un tema che, in effetti, lo è da molto tempo: quello degli sprayers.

Inutile fare lunghi discorsi, come inutile è nascondersi dietro a un dito. Tommaso d'Aquino è conosciuto come santo, ma molto più come teologo che ha esplorato tutti i campi della conoscenza e ha analizzato i rapporti tra etica e giustizia. Tra i motivi che giustificano la pena da infliggere a chi trasgredisce la legge, Tommaso d'Aquino inserisce anche l'esemplarità; ciò significa che la pena inflitta al trasgressore deve servire di monito e scoraggiare chiunque dal ripetere gli stessi errori.

Il principio dell'esemplarità, purtroppo, è stato messo da parte nella società moderna come segno di rispetto per l'individuo, anche se trasgressore. Un bene o un male? Ci vengono in mente moderni vandalismi compiuti in particolar modo dai giovani: dalla manomissione di servizi pubblici (si pensi alle cabine telefoniche) all'imbrattatura notturna di edifici pubblici e privati.

Finora mai nessuno li ha mai scoperti e presi con le mani nel sacco; lo saranno d'ora in avanti con l'ausilio delle videocamere che, si dice, saranno installate in posti strategici? Ma chi può sapere quali sono i posti strategici per scoprire i vandali e gli imbrattatori? Di una cosa vorremmo essere certi: chi sporca deve essere punito non con una semplice multa (è un castigo poco efficace!), ma obbligandolo a ritinteggiare a proprie spese e con le proprie mani quanto è stato da lui imbrattato.

Si dovrebbe inoltre rendere pubblico il nome e cognome di chi ha commesso l'atto vandalico e anche l'ammontare della multa e delle spese comminate e sostenute. E nessuno ci venga a dire che così facendo si viola la privacy. Chi commette vandalismi sui beni pubblici o di privati cittadini rispetta forse la privacy?

Opinione pesante e contro corrente forse questa sull'esemplarità della pena, ma le leggi sono pesanti e contro corrente solo per chi ha scelto di non osservarle. Alla fine della conferenza mi è stato chiesto: Lei che ne pensa?. Ho risposto: Condivido l'importanza dell'esemplarità della pena fino in fondo.

Duilio Ganzaroli