VIAGGIAVO IN TRENO

Per qualche anno, verso la fine degli anni Sessanta, ho vissuto da emigrato in Germania. Viaggiavo sui treni FS, quelli degli emigranti, in cui non ti potevi muovere nemmeno per andare alla toilette tanto erano strapieni. Fa niente se il viaggio era lungo, c'era sempre chi andava più lontano di te. Viaggiavo su quei treni carichi di emigranti meridionali, giovani e vecchi, tutti rassegnati. E se ci fosse stato un incidente, un incendio? Forse si sarebbe parlato di noi.

Viaggiavo su quei treni e mi chiedevo dov'era la giustizia, l'uguaglianza. Viaggiavo su quei treni e mi vergognavo di essere cittadino italiano e piangevo di rabbia. Meridionali trattati come bestie, italiani trattati come deportati. Viaggiavo su quei treni e il pensiero correva lontano, a esperienze mai vissute. Ogni volta che arrivavo in Germania mi aspettavo di trovare un cartello con la scritta Harbeit macht frei.

Nell'anno domini 2006 sono Ferroviere (prossimo alla pensione), ma non è cambiato niente in ferrovia.

Pompilio Parzanese