PROSSIMA RICORRENZA

Questo giornalino, come spesso viene bonariamente chiamato da alcuni, si appresta nel corso dell'anno a spegnere le sue 15 candeline: infatti la sua nascita risale al 2000. Un traguardo di cui andare fieri perché questo bimestrale pone Rimini fra quella ristrettissima schiera di DLF, non si arriva a una decina, che pubblica un suo giornale e, quel che conta, con uscite regolari. Una sua prerogativa è quella di essere, nella carta stampata, l'unica superstite espressione del mondo ferroviario riminese.

Nel corso di tutti questi anni il giornale ha avuto un'evoluzione positiva: ha migliorato la veste grafica, passando dalla monocromia a quella a colori, dalle quattro pagine iniziali a dodici, con un contenuto in articoli scritti anche da validi collaboratori, alcuni dei quali hanno dato alle stampe libri.

La percezione che se ne ricava è che il periodico sia gradito ai Soci, perché svolge una funzione rilevante nel campo della comunicazione, anche se con la diffusione di internet si è attenuata la portata che aveva fino a un recente passato, in quanto vi è la possibilità di accedere direttamente al sito DLF e acquisire così le notizie in modo tempestivo.

Tuttavia il compito che assolve il giornale non si esaurisce nel rendere note le varie iniziative svolte e messe in campo nel DLF, ma di essere anche una tribuna aperta e offrire l'opportunità di uno spazio a quei Soci che vogliano affrontare, dibattere, esporre problematiche relative al servizio ferroviario o raccontare esperienze del passato.

Per questo il Consiglio Direttivo del DLF in tutti questi anni ha riservato attenzioni particolari a questo strumento di comunicazione, valutandolo importante per le proprie finalità; nonostante la non facile situazione economica, ha sempre riservato a questo scopo un equo budget. Per attenuare le spese si è fatto ricorso alla raccolta pubblicitaria, ma con i presenti tempi di crisi i risultati, anche se discreti, sono stati tuttavia inferiori alle attese.

Naturalmente questo organo di stampa avrà ancora un avvenire se continuerà la fattiva collaborazione dei Soci ai quali rivolgo un caldo invito a inviare scritti, documenti, notizie e quant'altro possa rilevarsi di comune interesse.

Giovanni Vannini

 Frontespizio del primo numero della Nostra Voce - anno 2000.