UN UOMO, UNA STORIA

Ricerca storica di Daniele Celli su ENRICO MARACCI Rimini 1887 - Faenza 1944.

Sperando che uno dei suoi familiari abiti ancora a Rimini, ho consultato l'elenco telefonico per verificare se quel cognome era presente. C'erano solo tre nominativi, uno abitava in via Palotta, uno in via Coletti e uno in viale Cormons. Telefonare a una persona per chiedere notizie su un suo familiare deceduto durante la guerra non è semplice, il timore che non potesse condividere quanto stavo facendo, anche per un semplice discorso di riservatezza, era fondato.

Mi animava lo spirito con il quale stavo facendo questo tipo di ricerche, cioè quello di tenere viva la memoria di quanto era successo anni fa, e di fare conoscere agli interessati a questo argomento le piccole storie dei singoli cittadini della nostra città. Nonostante questo timore, ho voluto provare a contattare i familiari di Maracci, nella speranza di trovare un interlocutore che potesse avere il mio stesso punto di vista su questo argomento.

Trascritti i tre numeri telefonici nel mio brogliaccio, ho iniziato a telefonare partendo da quello della famiglia residente in viale Cormons. In effetti avevo iniziato dal primo ma non mi ha risposto nessuno, ho provato con il secondo ma anche in questo caso non ho trovato un interlocutore, così ho telefonato all'ultimo numero disponibile.

Nemmeno a farlo apposta, mi ha risposto la nuora di Enrico Maracci. Ho spiegato alla signora cosa stavo facendo e perché, poi le ho lasciato il mio numero di telefono, chiedendole, nel caso che suo marito fosse stato disponibile a un incontro, se mi poteva richiamare.
Contestualmente alla ricerca dei familiari del ferroviere caduto, ho contattato l'amico Massimo Valli di Faenza, anche lui appassionato come me su quanto avvenuto durante il periodo bellico nelle rispettive città.

Massimo, unitamente ad Enzo Casadio, ha scritto un libro sui bombardamenti subiti da Faenza. Chi meglio di lui mi poteva aiutare? Gli ho inviato un messaggio chiedendo cosa sapesse sul bombardamento di Faenza del 10 Marzo 1944. Speravo che durante le sue ricerche gli fosse capitato di trovare notizie che potessero precisarmi a quale reparto alleato appartenesse quel bombardiere.

I due faentini, alcuni mesi fa mi prestarono un significativo aiuto in una precedente ricerca storica che riguardava due loro giovani concittadini fucilati a Rimini nel 1944 (vedi in biblioteca: Gallegati Domenico, Tassinari Franco, due Faentini fucilati a Rimini).

Controllando tra le sue carte, Massimo ha trovato alcuni documenti e me li ha prontamente inviati. Si tratta di alcune pagine molto interessanti:

Dalla lettura di questa documentazione è possibile farsi un quadro di come andarono le cose quella notte.

Daniele Celli