LO SPECCHIO DEI TEMPI
Area esterna Circolo DLF Cesena

Una pagina sofferta nella storia recente della nostra associazione, che ancora oggi amareggia nel ricordarla, risale alla fine dell'anno 2010, quando giocoforza fummo costretti a lasciare i locali e le pertinenze del Circolo bar DLF di Cesena, giurisdizione del DLF di Rimini, (il sito era quello della vecchia stazione dove occupava parte dei locali a pianterreno per 216 mq e un'area scoperta per 768,42 mq).

La cifra annua per il canone di locazione allora richiesta dalla proprietà, Rete Ferroviaria Italiana SpA, per il rinnovo del contratto partiva da € 39.930,01 + IVA per l'anno 2010 per arrivare dopo due anni a pieno regime, dal 2012, a € 53.444,78 + IVA. Un importo che si rilevò decisamente al di fuori della portata delle casse DLF.

Prima di arrivare alla decisione di abbandonare la partita si considerò che negli ultimi anni era intervenuto un cambio di gestione nella sub locazione del Circolo, per rinuncia dei gestori all'esercizio, con la motivazione che non era sufficientemente remunerativo, almeno rapportato all'affitto che pagavano al DLF, € 9.000,00 + IVA annui. Una carenza di introiti che dipendeva molto anche dal contesto in cui aveva finito per ritrovarsi il Circolo, per lo stato di abbandono e crescente degrado in cui erano stati lasciati dalla proprietà gli altri locali dello stabile e la confinante area esterna diventata un groviglio inestricabile di sterpaglie e rigogliosa, incontrollata, vegetazione, meta di sbandati di ogni risma.

Una rinuncia all'affidamento del Circolo che, nonostante tutte le spiegazioni, si scontrò con la viva, accesa, opposizione dei soci DLF di Cesena. I più non intendevano ragioni, non mancarono neppure le intimidazioni. Tanto che affrontare le tempestose assemblee si rilevò un vero atto di coraggio. Si provò anche, come ultima spiaggia, a interpellare il Comune di Cesena. Fu tempo perso.

Un vero peccato, perché oggi quegli stessi immobili sottratti al DLF testimoniano il livello d'incuria e rovina in cui è sprofondato tutto il complesso. Chiunque passi con il treno dalla stazione di Cesena, lato sud a pochi metri dal primo binario, potrà notare quell'obbrobrio, dove due anni fa, a causa della mancanza di assistenza e di manutenzione, sotto il peso della neve si accartocciò su se stessa la struttura in metallo del bocciodromo, ridotta così a un ammasso di ferraglia. Che dire, così va il mondo, i fatti si commentano da soli, si rimane impotenti e mesti osservatori di un simile scempio.

Quello che è accaduto a Cesena però può essere un monito perché un domani non è escluso che i fatti possano ripetersi anche per Rimini. Si confida pertanto che i nostri amministratori locali sappiano vigilare e agire per salvaguardare le strutture presenti nel DLF di Rimini, beni preziosi da tutelare nell'interesse della comunità cittadina.

Riguardo invece alla permanenza del DLF nelle sue aree storiche, tutto è legato alla trattativa in corso fra Sede Centrale DLF e Società del Gruppo FS. Al momento la nostra Sede Centrale DLF, per il protrarsi delle trattative, ci ha chiesto di prorogare per almeno un anno i contratti di sub locazione in vigore. In base a questa indicazione si sta procedendo.

Giovanni Vannini

 Come era nel 2010.

 Come è oggi nel 2014.